Huawei sta continuando a lavorare su HarmonyOS, il sistema operativo proprietario ormai giunto alla quarta versione. Lo sviluppo e l’aggiornamento continuo permettono di introdurre novità software in grado di migliorare l’esperienza utente per tutti i device che hanno ricevuto l’update.
Ricordiamo che HarmonyOS è disponibile esclusivamente in Cina per i device commercializzati nel mercato Asiatico. Nel nostro Paese, il sistema operativo non è mai stato importato ufficialmente per via delle note vicende che hanno avuto come protagonista proprio Huawei.
Tuttavia, il colosso cinese non si è arreso e proprio in queste ore ha esteso il programma di beta test pubblico di HarmonyOS 4 ad ulteriori 12 modelli di device differenti. In questo nuovo round sono compresi sia smartphone che smartwatch, a conferma della versatilità del sistema operativo proprietario.
Huawei continua a migliorare HarmonyOS e a renderlo compatibile con tantissimi nuovi device, la beta arriva sui dispositivi flagship degli scorsi anni
Come confermato dallo stesso brand, l’update sarà disponibile sia tramite l’app Huawei Sports Health che attraverso la ricerca di aggiornamenti nelle impostazioni del device. I nuovi smartphone attualmente supportati sono:
- Serie P30
- Serie P20
- Serie Mate 20 (inclusa anche la versione RS Porsche Design
- Serie Mate 20X
- Serie Honor 20
- Honor V20 Honor Magic2
Passando al settore smartwatch, Huawei ha confermato che i seguenti device si stanno aggiornando:
- Watch 3 e 3 Pro
- Watch 3 Pro New
- Watch GT 3 e GT 3 Pro
- Watch GT Runner
- Watch GT 2022
- Watch Buds
- Watch GT Cyber
- Watch Ultimate
- Watch Ultimate Design
Come si può notare, tra smartphone e smartwatch, i nuovi device compatibili con la beta di HarmonyOS 4 sono tantissimi. Tuttavia, i piani di Huawei sono ancora più ampi. Infatti, il produttore cinese sta già lavorando al prossimo grande update.
Le indiscrezioni indicano che l’aggiornamento permetterà di sbloccare ulteriori feature, tra cui una maggiore integrazione dell’ecosistema. Gli esperti indicano che ci saranno miglioramenti al sistema, maggiore velocità, sicurezza, interconnessione e facilità d’uso. Il tutto, per creare un ecosistema coerente e a misura di utente.