Dopo quasi tre decenni di onorato servizio nello spazio, il satellite europeo per l’osservazione della Terra, Ers-2, ha concluso la sua epica missione con un rientro controllato nell’atmosfera terrestre.
Il satellite, lanciato nell’aprile del 1995, ha impatto nell’oceano Pacifico settentrionale, tra le fredde acque dell’Alaska e le paradisiache isole delle Hawaii, alle 18:17 italiane, mettendo fine a una storia di successi e scoperte.
L’ultimo atto di questa straordinaria avventura spaziale è stato avvolto da incertezze e tensione. Le previsioni sull’ora e il luogo precisi dell’impatto sono rimaste mutevoli fino all’ultimo momento. Complici la variabilità del meteo spaziale e l’attività solare. Con una finestra di incertezza di circa 30 minuti, l’Esa ha indicato il possibile rientro sopra il mare di Norvegia alle 18:05 italiane. Ma la natura imprevedibile del tragitto di oltre 28.000 chilometri del satellite non ha permesso una previsione precisa.
La storia di Ers-2 e il suo viaggio nello spazio
Ers-2 ha segnato la sua impronta nella storia dell’osservazione terrestre e del viaggio nello spazio. In orbita per 29 anni, ha raccolto una vasta gamma di dati vitali per la comprensione e la gestione del nostro pianeta.
Oltre al monitoraggio di oceani, calotte polari e terreno, ha fornito informazioni preziose sulle catastrofi naturali come terremoti e inondazioni.
Oltre a contribuire allo studio del buco dell’ozono e degli inquinanti atmosferici.
Nonostante fosse ancora funzionante, nel 2011 è stata presa la decisione di concludere la missione di Ers-2 e avviare le operazioni di deorbita per mitigare il rischio di detriti spaziali. Il satellite è stato sottoposto a 66 manovre di deorbita nei mesi di luglio e agosto 2011. Consumando il carburante residuo e riducendo la sua altitudine media da 785 a 573 chilometri per garantire un rientro sicuro nell’atmosfera terrestre entro 15 anni.
Con il suo rientro controllato, Ers-2 ha chiuso un capitolo epico nella storia dell’esplorazione spaziale. La sua caduta incontrollata ha catturato l’attenzione di altri satelliti e telescopi da terra. Testimoniando il suo impatto duraturo nel mondo dell’astronomia e della ricerca scientifica. Mentre il satellite si spegne nel silenzio dell’oceano, il suo legato di dati e scoperte continuerà a ispirare e informare le generazioni future.