Negli ultimi giorni, in California, la Shell ha deciso di chiudere tutte le sue stazioni di rifornimento di idrogeno (H). Se prendiamo in considerazione questo fatto, si prospetta che il futuro delle auto a idrogeno avrà una vita breve
La decisione di chiudere le stazioni di rifornimento in California è stata provocata da alcune complicazioni nella fornitura e da altri fattori di mercato. Così ha spiegato la compagnia a Hydrogen Insight.
La decisione di Shell arriva dopo che lo scorso settembre aveva annunciato di interrompere il piano di costruire e gestire altre stazioni di rifornimento per i veicoli leggeri. Infine, dopo aver chiuso temporaneamente cinque delle sette stazioni di rifornimento, Shell ha deciso di chiudere definitivamente tutte le stazioni in California all’inizio del 2024.
Nel 2022 la major petrolifera aveva chiuso tutte le stazioni di rifornimento nel Regno Unito. La società e il partner Motive attiravano l’attenzione parlando del servizio disponibile anche per i camion pesanti. Questi siti però non sarebbero state in grado di accoglierli.
L’ipotesi più logica è che si tratta di una scelta indotta dalla diffusione delle macchine alimentate ad idrogeno, che è piuttosto scarsa e non ha preso piede come le altre tipologie macchine.
Un altro segnale preoccupante per questo settore è la chiusura delle stazioni a idrogeno nel Regno Unito, sempre da parte di Shell. Stando ai dati della California Energy Commission, nel 2023 sono state immatricolate 3.143 macchine alimentate ad idrogeno in California, meno dell’un per cento delle auto elettriche vendute nello stesso periodo.
In Giappone prevedono una nuova vita per le auto a idrogeno. Honda e Toyota continuano a credere in questa tipologia di motore. Toyota è intenzionata a sviluppare nuovi motori ad idrogeno, anche se le notizie che arrivano dalla California potrebbero rallentare i piani nipponici.