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Il “Piracy Shield” contro IPTV e pirateria non si limiterà più allo sport

Nella continua lotta contro la pirateria digitale, le autorità italiane hanno introdotto una nuova piattaforma anti-pirateria chiamata “Piracy Shield“. Questa iniziativa, promossa dal Commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio, e sostenuta dalla Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva (FAPAV), ha recentemente fatto scalpore grazie alla sua efficacia. In pochi giorni ha contrastato diversi siti web che riproducevano illegalmente eventi sportivi.

Piracy Shield è stata ideata con l’obiettivo di interrompere lo streaming illecito di partite di calcio e altri eventi sportivi. Il suo impatto si estende tuttavia ben oltre questo ambito. La piattaforma si basa su un sistema automatizzato che consente alle parti interessate, come le leghe sportive e le case di produzione cinematografica, di segnalare rapidamente i siti web che violano i diritti d’autore. Una volta ricevuta la segnalazione, Piracy Shield agisce prontamente, con i fornitori di servizi internet (ISP) che devono oscurare gli indirizzi IP indicati entro un breve lasso di tempo. Questo nuovo strumento si unisce alle regole dettate contro la pirateria che prevedono multe per chi usa o diffonde l’IPTV e il pezzotto.

Le critiche al sistema Piracy Shield e il suo futuro utilizzo per combattere la pirateria

Nonostante i successi finora ottenuti, Piracy Shield non è immune da critiche. Le preoccupazioni sono sorte riguardo alla possibilità che alcuni siti web legittimi siano stati bloccati per errore, in quanto essi condividono gli stessi indirizzi IP dei portali della pirateria. Il Commissario Capitanio ha però respinto tali accuse, definendo le notizie su presunti blocchi erronei come “assolutamente infondate”. Ha inoltre sottolineato che nessun titolare di DNS o indirizzo IP ha richiesto il ripristino di un sito bloccato dalla piattaforma.

Un’altra questione che ha attirato l’attenzione è l’espansione prevista di Piracy Shield ad altri settori oltre allo sport, come l’industria cinematografica e dell’intrattenimento televisivo. Federico Bagoli Rossi della FAPAV ha confermato queste aree hanno già piani per utilizzare la piattaforma, ma ulteriori dettagli verranno resi noti in futuro. Anche considerando le controversie e le sfide che accompagnano l’implementazione di Piracy Shield, resta comunque innegabile che l’iniziativa ha un’importanza sostanziale nella lotta contro la pirateria digitale.

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Pubblicato da
Rossella Vitale