L’utilizzo degli smartphone durante l’orario scolastico è un tema di dibattito esistente in tutto il mondo.
Da una parte c’è chi è fermamente convinto che il telefono cellulare utilizzato per scopi didattici durante la lezione potrebbe essere un elemento di sostegno, dall’altra invece si schiera chi crede che sia solo una potenziale fonte di distrazione e disturbo.
La verità, come sempre, potrebbe essere nel mezzo ma al momento le nuove linee guida italiane propendono prepotentemente verso l’ideali della prima fazione.
Il ministro dell’Istruzione italiano, Giuseppe Valditara, fa sapere che sono in arrivo delle nuove regole e divieti per l’utilizzo degli smartphone in classe a partire dalle scuole medie in giù.
Smartphone: si potranno ancora utilizzare in classe?
Alcune nazioni, come la Francia, si sono adoperate già da tempo per bandire gli smartphone nelle scuole e l’Italia sta per seguirne lo stesso e identico percorso.
Il ministro ha espressamente dichiarato che: ”È opportuno evitare l’utilizzo dello smartphone (cellulare) nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado”.
Quindi verranno probabilmente messi in atto i divieti già presentati nel 2007 nelle linee guida dell’allora ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni.
Ma quali sono i pericoli derivanti dall’utilizzo dello smartphone durante l’orario scolastico?
Sicuramente non potrà stupire la stretta in arrivo, visto che già da tempi gli studi svolti a riguardo ci consigliano di evitare l’utilizzo prolungato dello smartphone sui bambini. L’Unesco si impegna da tempo a farci sapere che un uso sconsiderato di questi strumenti potrebbe portare a distrazioni, difficoltà nell’apprendimento, sulla memoria e inoltre potrebbe portare anche a episodi di violenza.
Tuttavia non tutti gli strumenti elettronici saranno banditi dagli asili, dalle scuole elementari e dalle scuole medie. Le nuove regole varranno solo ed esclusivamente per gli smartphone, mentre l’utilizzo di tablet e lavagne interattive sarà ancora permesso durante tutto l’orario scolastico.