Camp Century, situata sotto l’imponente copertura ghiacciata della Groenlandia, è un silenzioso testimone delle ambizioni e dei segreti della Guerra Fredda. Fondata nel 1959, questa installazione militare segreta è stata il fulcro del Progetto Iceworm, un programma altamente riservato dell’esercito statunitense.
Ufficialmente presentata come centro di ricerca scientifica, Camp Century nascondeva un obiettivo più oscuro: fungere da base per il dispiegamento di siti di lancio di missili nucleari sotto il ghiaccio artico. In un’epoca di tensioni tra superpotenze, questa audace iniziativa simboleggiava gli estremi cui le nazioni erano disposte ad arrivare per garantirsi un vantaggio strategico durante la Guerra Fredda.
Il Progetto Iceworm è stato l’apice della segretezza. Iniziato alla fine degli anni ’50 e rimasto operativo dal 1960 al 1967, il Progetto Iceworm ha visto la sua esistenza declassificata solo nel 1996. I documenti governativi rivelarono la verità su questo progetto e la sua copertura, Camp Century.
Il Progetto Iceworm aveva come obiettivo primario il posizionamento di siti mobili di lancio di missili nucleari sotto il ghiaccio della Groenlandia per rafforzare
la capacità di deterrenza nucleare degli Stati Uniti contro l’Unione Sovietica. Con abilità, costruirono Camp Century nel 1959 e la mantennero operativa fino al 1967.Quando gli Stati Uniti si rivolsero al governo danese, furono meno che trasparenti. Presentarono Camp Century come un esperimento per testare tecniche di costruzione artica e dimostrare la fattibilità di avamposti militari sulla calotta glaciale, sostenendo che il campo avrebbe condotto “esperimenti scientifici“.
La vera missione di Camp Century era dimostrare la possibilità di scavare tunnel sotto il ghiaccio per nascondere armi nucleari. Nonostante inizialmente sembrasse un successo, sorgono problemi legati alla stabilità, portando alla chiusura del campo e alla fine del Progetto Iceworm. Oggi, con il cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacci groenlandesi, c’è il timore che i rifiuti abbandonati, inclusi materiali nucleari e chimici, possano emergere, mettendo a rischio un habitat già vulnerabile.
In conclusione, la storia di Camp Century sottolinea il bilanciamento precario tra sicurezza militare e impatti ambientali. Mentre il sito era pensato per garantire una posizione strategica durante la Guerra Fredda, oggi la sua eredità presenta rischi ecologici imprevisti, evidenziando la necessità di considerare attentamente le conseguenze a lungo termine delle operazioni militari.