I social ormai fanno parte della nostra quotidianità e, nel bene o nel male ci stanno influenzando. Siamo abituati a pensare ai social come uno strumento di condivisione che permette di comunicare anche con persone dall’altra parte del mondo. Il problema è il seguente: i social sono nati per “utilizzare” il consumatore. Questo concetto potrebbe risultare stravagante ma, come noi utilizziamo loro in quanto piattaforme di condivisione, “loro” utilizzano noi in quanto merce da scambiare ad aziende di terze parti e non solo. Dopo questa considerazione iniziale, possiamo comprendere meglio l’argomento che tratterà questo articolo.
Social come TikTok sono accusati di danneggiare la salute mentale dei ragazzi
Il sindaco di New York ha dichiarato che la sua amministrazione ha avviato una causa legale contro le aziende più importanti di social media, perché ritenute molto pericolose per la salute mentale dei più giovani.
Dunque colossi come Meta e TikTok sono accusati di voler rendere più “fragile” la mente dei ragazzi. Oltre alle due aziende appena citate sono coinvolte anche Alphabet con il suo YouTube e Snapchat. Secondo Adams, il sindaco di New York, queste aziende hanno progettato volontariamente delle macchine in grado di creare una forte dipendenza e usate soprattutto per manipolare le menti dei bambini e adolescenti.
La denuncia è stata depositata nella Corte Costituzionale della California. L’accusa principale a questi colossi tech, sarebbe che le aziende interessate abbiano effettuato studi psicologici per rendere le proprie piattaforme delle vere e proprie calamite per i più giovani. Creando nei ragazzi problemi come ansia e depressione.
La risposta delle aziende interessate
Servizi come TikTok e Meta sono stati spesso accusati di danneggiare in qualche modo il benessere mentale delle persone. Di conseguenza non è la prima volta che devono fronteggiare accuse di questo tipo.
TikTok ha dichiarato che continuerà a lavorare per garantire la sicurezza dei suoi utenti. YouTube invece, sta cercando di migliorare servizi e politiche per offrire controlli maggiori per i genitori. Mentre Zukerberg ha chiesto pubblicamente scusa ad alcune famiglie.