La Corea del Sud ha inflitto a Twitch una multa di 327.000 dollari in seguito alla sospensione dei servizi nella regione. Questa decisione è stata determinata dai costi operativi esorbitanti, principalmente dovuti al crescente prezzo della banda nel territorio. In sintesi, mantenere attiva la piattaforma in Corea del Sud si è rivelato insostenibile, considerando anche la già precaria situazione finanziaria dell’azienda.
La sanzione è stata emanata dalla Commissione Coreana per le Telecomunicazioni (KTC), che ha interpretato il ritiro improvviso di Twitch come una violazione delle leggi locali mirate a proteggere gli interessi degli utenti. Questi sviluppi emergono da un articolo del Korea Times, il quale dettaglia l’intera vicenda. La multa è stata assegnata principalmente poiché Twitch ha bloccato l’accesso ai video on demand nel paese.
La storia delle relazioni tra Twitch e la Corea del Sud è caratterizzata da tensioni. Quando la KTC ha pressato Twitch per ottenere spiegazioni sulla riduzione della qualità delle trasmissioni live in Corea del Sud, la piattaforma ha rifiutato di divulgarle, invocando presunti obblighi di riservatezza. In risposta, la KTC ha inflitto un’altra multa a Twitch per presunte carenze nella prevenzione della diffusione di materiale illegale
.Con l’uscita di scena di Twitch, il mercato dei live stream in Corea del Sud ha visto l’emergere di altri servizi. YouTube, Kick.com, e AfreecaTV in particolare hanno colto l’opportunità per espandersi, beneficiando del vuoto lasciato dall’addio di Twitch. Questo cambiamento ha avuto un impatto significativo sulla dinamica del settore, con altri servizi che hanno rapidamente occupato lo spazio precedentemente dominato da Twitch.
La multa inflitta a Twitch e il suo ritiro dal mercato sudcoreano mettono in luce la complessità delle dinamiche globali del settore dei live stream. Questi eventi sottolineano l’importanza di una gestione attenta dei costi operativi e di una comunicazione trasparente con le autorità locali. Mentre Twitch affronta sfide legali e regolamentari, altri attori del settore stanno sfruttando l’opportunità per consolidare la propria presenza, ridefinendo il panorama dei servizi di live streaming in Corea del Sud.