Un team di esperti sta lavorando ad un importante progetto per sviluppare batterie più economiche e più sostenibili delle tecnologie attuali di quelle a litio. L’elemento principale sarà il sodio, che comunemente associamo al sale. Il finanziamento multimilionario per il progetto NaKlaR vedrà i ricercatori esplorare modi per rendere più efficienti le batterie agli ioni di sodio.
A differenza delle batterie agli ioni di litio, che si trovano ormai ovunque, dagli smartphone alle auto elettriche, le batterie agli ioni di sodio possono essere realizzate con materiali economici e presenti in maggiori quantità sul pianeta. Il sodio può essere estratto da laghi salati o miniere, garantendo il vantaggio di essere più stabile, più facile da riciclare e senza comportare alcun rischio di surriscaldamento. Il loro limite principale rispetto alle batterie agli ioni di litio è una densità di energia inferiore. Tuttavia, i ricercatori ritengono di poter facilmente trovare una soluzione per raggirare il problema.
Batterie fatte “di sale” agli ioni di sodio potrebbero presto sostituire quelle a ioni di litio
Il progetto NaKlaR, guidato da ricercatori dell’Istituto di chimica inorganica dell’Università di Würzburg in Germania, cercherà di ottimizzare il processo di produzione di questa tecnologia basata sugli ioni di sodio e di migliorarne l’efficienza complessiva. In caso di successo, i ricercatori hanno affermato che la nuova tecnologia sviluppata potrebbe iniziare ad essere una valida sostituta delle batterie agli ioni di litio di alcuni veicoli elettrici già nei prossimi anni. “Sono già adatte alle auto più piccole che vengono guidate per distanze brevi”, spiega la dott.ssa Guinevere Giffin. L’anno scorso, un team separato di scienziati di Tokyo ha fatto un passo avanti con le batterie agli ioni di sodio che hanno fornito “prestazioni senza precedenti” per i loro elettrodi.
In uno studio pubblicato sulla rivista Advanced Energy Materials, i ricercatori hanno anche notato che le batterie agli ioni di sodio potrebbero essere utilizzate in una serie di applicazioni commerciali. Ad esempio, per i sistemi di stoccaggio dell’energia a basso impatto di carbonio per i parchi solari ed eolici.