meizu

Meizu, storico marchio cinese di smartphone, ha annunciato una svolta epocale: abbandona il mercato dei telefoni cellulari per concentrarsi interamente sull’intelligenza artificiale.

Fine di un’era: la produzione di “telefoni tradizionali”  e lo sviluppo dell’interfaccia proprietaria FlymeOS sono stati interrotti. il motto aziendale diventa “All in on AI”, un cambio di rotta che sorprende i fan del brand ma che riflette le sfide di un mercato dominato da pochi giganti.

L’ultimo smartphone di dell’azienda, il Meizu 21, rappresenta un esempio emblematico della tecnologia sviluppata dall’azienda: un display OLED da 6,55 pollici, chip Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, tripla fotocamera posteriore con sensore da 200Mp e batteria da 4800mAh con ricarica rapida da 80W. Un dispositivo all’avanguardia , ma non abbastanza per competere in un mercato saturo.

meizu 21

 

Meizu e il progetto Polestar

Oltre a smartphone, l’azienda aveva investito anche nel progetto Polestar, un brand di auto elettriche recentemente separato da Volvo (entrambe controllat4e da Geely). L’idea era quella di creare un ecosistema mobile-automotive integrato, sfruttando le capacità di FlymeOS per potenziare le funzionalità smart alla guida.

Tuttavia, le dinamiche del mercato e gli sviluppi societari hanno portato Meizu a riconsiderare le proprie strategie. L’intelligenza artificiale ora è vista come il business del futuro e l’azienda non vuole perdere l’occasione di cavalcare questa onda.

Cosa riserva il futuro per Meizu? Il tempo lo dirà. Ma una cosa è certa: l’azienda cinese è pronta ad affrontare nuove sfide in un campo completamente nuovo, in questo modo il mercato della telefonia mobile perde uno dei suoi maggiori esponenti, soprattutto per quanto riguarda il mercato cinese. Una scelta condivisibile, forte forse di vendite al di sotto delle aspettative, oppure concorrenti che hanno letteralmente messo la freccia nell’ultimo periodo. Da qui la necessità di puntare fortissimo su altre soluzioni che possano ugualmente risultare vantaggiosi per un’azienda che, come tutti del resto, deve prima di tutto fatturare.

 

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