Il Progetto Polis di Poste Italiane, lanciato a gennaio dello scorso anno, si propone di affrontare il problema dei ritardi nelle richieste dei Passaporti, un tema particolarmente sentito considerando l’aumento esponenziale dei tempi di rilascio nell’ultimo anno, dovuto agli elevati tempi d’attesa per gli appuntamenti. La situazione si è fatta critica, e con l’introduzione del Progetto Polis, gli sportelli di Poste Italiane diventeranno uno strumento chiave per la presentazione delle richieste di rilascio dei Passaporti.
Questo progetto ambizioso mira a offrire uno Sportello Unico che semplifichi l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7mila comuni con meno di 15mila abitanti. Il CEO di Poste, Del Fante, ha annunciato l’installazione di 1500 totem in queste aree, fungendo da “uffici del turismo” virtuali per le comunità più piccole. Ogni totem sarà programmato con informazioni specifiche su ciascun paese, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale per rielaborare le informazioni online e rispondere a domande turistiche attraverso un avatar multilingue.
La fase iniziale di sperimentazione del Progetto Polis partirà con San Pietro di Casale e Toscanella
, provincia di Bologna, per poi estendersi ad altri comuni. La procedura sarà semplificata: i cittadini potranno recarsi agli sportelli per aprire la pratica di richiesta del Passaporto, eludendo così i lunghi tempi d’attesa presso le Questure. La presentazione della documentazione necessaria, il pagamento del bollettino da 42,50 Euro e della marca da bollo da 73,50 Euro saranno parte integrante del processo. In caso di furto o smarrimento, sarà richiesta la presentazione delle relative denunce presso le autorità competenti. Poste Italiane offrirà la comodità di ricevere il Passaporto direttamente a casa, sebbene i tempi di rilascio resteranno invariati rispetto alla procedura tradizionale presso le Questure.
Il Progetto Polis si candida a rivoluzionare l’approccio alle pratiche amministrative, ponendo le basi per una gestione più efficiente e accessibile per i cittadini, specie nelle comunità più piccole. Resta da vedere come questa iniziativa si evolverà durante la fase di sperimentazione e quali impatti avrà sulle procedure amministrative a livello nazionale. La trasformazione digitale nel settore pubblico rappresenta un passo avanti significativo, ma sarà essenziale monitorare attentamente l’implementazione e l’adattamento alle esigenze della popolazione.