La recente e straordinaria scoperta riguardante il disco di formazione planetaria attorno a una giovane stella situata a 450 anni luce da noi potrebbe finalmente gettare luce sull’antica domanda: da dove proviene l’acqua sulla Terra? L’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), un interferometro astronomico composto da 66 radiotelescopi situato nel deserto dell’Atacama, in Cile, ha reso possibile questo sorprendente svelamento.
Gli astronomi, guidati dall’italiano Stefano Facchini dell’Università di Milano, sono riusciti a mappare la distribuzione dell’acqua in un disco protoplanetario attorno a HL Tauri, una stella giovane simile al nostro Sole, ma con meno di un milione di anni. Questo disco si trova nella costellazione del Toro, e le osservazioni hanno rivelato una presenza significativa di vapore acqueo nella regione interna del disco, a soli 17 unità astronomiche dalla stella.
Ciò è particolarmente interessante perché questa zona corrisponde alla distanza in cui si ritiene che si formino pianeti simili alla Terra. Incredibilmente, la quantità di acqua rilevata in questa regione supera di almeno 3,7 volte l’acqua presente in tutti gli oceani del nostro pianeta. Ancor più affascinante è il fatto che l’acqua è concentrata in una fessura prominente del disco, suggerendo la possibilità che i pianeti formatisi in questa zona possano incorporare questa risorsa fondamentale per la vita.
La domanda sulla provenienza dell’acqua sulla Terra è stata a lungo oggetto di dibattito scientifico. Alcuni ritengono che gran parte dell’acqua sia stata consegnata da comete e asteroidi, mentre altri sostengono che la Terra abbia originato con la sua acqua. La scoperta di acqua in un disco protoplanetario suggerisce che almeno una parte significativa dell’acqua terrestre potrebbe essere stata presente fin dalla formazione del nostro pianeta.
Questo nuovo scenario si aggiunge a ricerche precedenti che indicano l’abbondanza di acqua nel Sistema Solare prima della formazione della Terra. Stefano Facchini sottolinea l’importanza di questi risultati, evidenziando come la presenza di acqua possa influenzare lo sviluppo di un sistema planetario, un processo che potrebbe aver giocato un ruolo cruciale nella formazione del nostro Sistema Solare circa 4,5 miliardi di anni fa.
Questa scoperta rappresenta un passo significativo nella comprensione dell’origine dell’acqua sulla Terra. L’osservazione dettagliata del disco protoplanetario offre spunti importanti sulla possibile presenza di acqua già nelle prime fasi di formazione del nostro pianeta, sottolineando la complessità e la diversità dei meccanismi coinvolti nei processi di formazione planetaria.