Mentre nel passato le macchine hanno in genere migliorato l’efficienza e la qualità del lavoro umano, l’avvento dei robot potrebbe invece sostituire direttamente gli esseri umani in molte mansioni, portando a una disoccupazione su vasta scala e a gravi ripercussioni sociali ed economiche.
Se consideriamo il settore agricolo, ad esempio, possiamo notare come l’introduzione dei moderni macchinari abbia semplificato e reso più efficienti molte operazioni. Nonostante ciò, l’automazione potrebbe portare alla sostituzione degli agricoltori con robot capaci di seminare, irrigare e raccogliere senza bisogno di intervento umano. Lo stesso vale per settori come la ristorazione, dove già si stanno diffondendo camerieri robot e robot da cucina in grado di preparare piatti complessi con precisione e rapidità.
Intel, una delle principali aziende tecnologiche al mondo, sta investendo massicciamente nello sviluppo dei cosiddetti Cobots
L’attrattiva per le aziende di adottare robot al posto di lavoratori umani è evidente: i robot possono lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza mai stancarsi o chiedere aumenti salariali. Questa automazione estrema potrebbe portare a una crisi senza precedenti nel mercato del lavoro, con milioni di persone costrette alla disoccupazione e all’insicurezza economica.
Le conseguenze di questa trasformazione potrebbero essere devastanti per l’economia globale. Con milioni di persone senza lavoro, il potere d’acquisto diminuirebbe drasticamente, portando a una contrazione dei consumi e mettendo a rischio la stabilità finanziaria delle famiglie e delle imprese. Le attività commerciali e ristorative potrebbero chiudere i battenti, incapaci di sostenere la concorrenza dei robot senza clienti con reddito disponibile.