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Google: arriva il primo vero pit stop per Gemini

Da poche settimane Google ha lanciato il proprio servizio di intelligenza artificiale mandando in pensione e il precedente precedente denominato Bard, stiamo parlando di Gemini, il sistema basato su motore neurale che rappresenta il tuffo nel mondo dell’intelligenza artificiale da parte di BigG e che ovviamente fa da competitor Maggiore agli assistenti già entrati in circolazione.

Ovviamente dietro al grande entusiasmo è seguito come giusto che sia un periodo di rodaggio che ha messo in evidenza alcune piccole problematiche presenti all’interno del sistema neurale che indubbiamente nel tempo vanno risolte, una in particolare però ha portato allo stop completo di una funzionalità di Gemini a causa della generazione di contenuti storicamente scorretti che potevano creare non pochi problemi.

 

Bloccata la generazione di immagini

La funzionalità di Gemini text To Image È stata temporaneamente inibita a causa di un malfunzionamento del sistema stesso, quest’ultimo a seguito della ricezione di input test testuali ha iniziato a generare immagini storicamente sbagliate, nel dettaglio abbiamo esempi come George Washington di colore

o vichinghi di colore, immagini ovviamente impossibili nel mondo reale e che dunque rappresentano un netto sbaglio da parte dell’intelligenza artificiale che muove il sistema.

Il problema alla base è dunque l’incapacità da parte di Gemini di produrre esseri umani nella generazione di immagini di colore bianco e un’evidente tendenza appunto a generare figure umanoidi di colore, problema talmente strutturato che ha portato Google e intervenire bloccando temporaneamente tale funzione per poter sistemare il problema a livello del large Language model.

La funzionalità dunque non è al momento disponibile e resterà bloccata fino a quando Google non sarà riuscita a risolvere in maniera definitiva tale problema per evitare che tali situazioni possano ripetersi.

Si tratta del primo vero grande problema da parte di Gemini che ovviamente c’era da aspettarsi ma non in un’entità di tali dimensioni.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve