Tesla è uno dei colossi delle aziende automobilistiche, pioniera dell’elettrico e della tecnologia avanzata unita a un design incredibile.
Le automobili di Tesla sono tra i più innovativi e tecnologici presenti al mondo, fulcro della futura guida autonoma.
Si comprende benissimo come dal 2003, anno di fondazione dell’azienda, a oggi sia aumentata a dismisura la domanda per i modelli più innovativi dei veicoli elettrici presenti sul mercato delle automobili.
Tutta la richiesta ha portato a un aumento della produzione, così Tesla ha deciso di investire in mega impianti chiamati Gigafactory.
Si tratta di veri e propri impianti di produzione giganti per accelerare la transizione verso l’elettrico, producendo veicoli e componenti elettroniche come le batterie, in modo veloce, innovativo ed ecologico.
Il primo è stato aperto in Nevada e successivamente ne sono stati costruiti altri come quello in Cina a Shanghai e quello in Germania, vicino Berlino.
Recentemente è stata annunciata la volontà di espandere lo stabilimento in Germania e la notizia non è stata accolta bene da cittadini e ambientalisti.
Tesla, incendio al Gigafactory di Berlino
Già nei mesi scorsi i cittadini di Grünheide, comune tedesco vicino allo stabilimento, hanno espresso parere contrario sull’ampliamento della Gigafactory e un gruppo di ambientalisti ha reagito accampandosi sugli alberi della zona per impedire che venissero abbattuti.
Pare che le controversie legate ai lavori sull’impianto di Tesla non finiscano qui, poiché il 5 marzo 2024 ha preso fuoco un traliccio elettrico ubicato nei dintorni della fabbrica, causando lo stop alla produzione dei veicoli per un successivo blackout.
La Polizia tedesca ha immediatamente preso in considerazione l’idea che si trattasse di un incendio doloso, appiccato proprio per colpire la Gigafactory, ed effettivamente poche ore dopo è arrivata la rivendicazione del gesto da parte di un famoso gruppo estremista di sinistra, il Vulkan, che in passato era già stato accostato ad altri episodi di piromania.