Caligola, uno degli imperatori romani meno amati, è rimasto nella storia per il suo comportamento violento e imprevedibile, tanto da essere descritto dai suoi contemporanei come un individuo instabile e dedito al sadismo. Benché la sua cerchia familiare lo disprezzasse, la storia ci presenta un lato inaspettato di gentilezza nell’amore che nutriva per l’ultima moglie, Cesonia, una donna di straordinaria bellezza.
Contrariamente alle altre donne nella vita di Caligola, Cesonia fu rispettata enormemente dal sovrano, il quale, innamorato perdutamente, la invitava persino a esibirsi durante le feste private, cantando e mostrando il suo corpo per essere ammirata. L’imperatore, per costante ricordo del suo amore, commissionò un anello straordinario costituito da uno zaffiro, abbellito da un cammeo raffigurante Cesonia.
La loro storia d’amore si concluse tragicamente quando furono brutalmente assassinati in una congiura orchestrata dai tribuni. Caligola, oltre al suo comportamento dispotico, aveva esercitato violenza su sorelle e nobildonne, imposto adorazione come un Dio vivente e introdotto tasse impopolari. Nonostante le controversie, la storia del cavallo Incitatus come console è stata considerata una propaganda
dei suoi avversari.L’anello di Caligola, testimonianza tangibile del suo amore per Cesonia, fu ritrovato tra le rovine di Roma e divenne parte di varie collezioni europee. Nel XVII secolo, il conte di Arundel lo possedette, mentre nel XIX secolo fu venduto da intermediari fino a giungere ai gioiellieri reali inglesi Wartski, noti per aver creato le fedi nuziali di William e Kate Middleton nel 2011.
Il 2019 vide l’anello di Caligola come protagonista di un’asta organizzata dai Wartski, venduto a un acquirente anonimo per la strabiliante cifra di 500.000 sterline. Da quel momento, l’anello ha mantenuto un’aura di mistero, nascondendosi nelle pieghe del tempo, in attesa di essere riscoperto e narrare ancora la sua storia. Questo prezioso oggetto continua a incarnare il fascino della storia antica, testimoniando un capitolo dell’Impero Romano che sfida il tempo e le convenzioni. La sua storia ci invita a riflettere sulla complessità dell’essere umano, capace di gesti tanto amorosi quanto brutali, e sulla persistenza degli oggetti nel raccontare le epoche che attraversano.