Spesso in rete più che trovare contenuti di qualità e di interesse, ci si imbatte in materiale scadente, titoli da clickbaiting e testi generati esclusivamente per raccogliere visualizzazioni.
Accade quindi che effettuando una ricerca su web, i primi titoli sono tutti di questo tipo, generati da siti web che cercano in tutti i modi di sfruttare il metodo di ordinamento di Google, che si basa principalmente su tre step fondamentali: Crawling (esplorazione), Indexing (indicizzazione) e Ranking (posizionamento).
Tramite tutto questo processo Google è in grado di fornire contenuti nuovi e di interesse ai suoi utenti, ma come detto in precedenza, il ranking può essere ingannato e i contenuti proposti nelle prime posizioni potrebbero essere di scarsa qualità.
Da anni Google combatte una crociata contro lo spam e i siti web che propongono contenuti di questo tipo. E adesso pare sia in arrivo una svolta significativa.
La lotta di Google per cercare di promuovere i contenuti originali e meritevoli comprende due metodi fondamentali: il primo è la limitazione dei testi di scarsa eccellenza e il secondo è una vera e propria guerra contro lo spam
.Per quanto riguarda il primo punto, già da tempo il motore di ricerca più famoso del web, tramite alcuni strumenti come algoritmi e il SEO, cerca di promuovere la qualità, prediligendo contenuti creati per informare e non per piacere. Al momento, secondo il colosso informatico sono in grado di ridurre questi contenuti almeno del 40%.
Il secondo punto è sicuramente quello più interessante poiché vede coinvolti tre processi di spam: i contenuti su larga scala, come siti che prediligono la quantità alla sostanza, postando giornalmente migliaia di contenuti scadenti, l’abuso di reputazione del sito, come i siti web famosi che concedono a parti terze di pubblicare pubblicità spam e infine l’abuso di un dominio scaduto, come quando un sito web rispettabile che non viene più utilizzato viene acquistato per postare materiale mediocre, sfruttando il buon nome.
La lotta contro i contenuti su larga scala e l’abuso di un dominio scaduto è già iniziata, mentre per quanto riguarda l’abuso di reputazione del sito Google inizierà a limitarlo a partire dal 5 maggio 2024.