L’Unione Europea, attraverso la Commissione Europea, sta attualmente conducendo un’indagine anti–dumping. L’indagine si sofferma soprattutto sulle auto elettriche provenienti dalla Cina, un argomento che è stato oggetto di dibattito in diverse occasioni. I risultati di questa inchiesta sono attesi entro il mese di novembre, e potrebbero portare all’adozione di nuove misure sotto forma di dazi.
Secondo quanto riportato da Automotive News Europe, la Commissione Europea ha reso pubblico un documento in cui sostiene di avere raccolto sufficienti prove per dimostrare che le auto elettriche cinesi hanno beneficiato di sovvenzioni in modo scorretto.
Cosa cambia con la registrazione doganale
Considerato quanto è stato dichiarato, la Commissione Europea ha annunciato, quindi, l’intenzione di avviare presto la registrazione doganale delle importazioni cinesi di veicoli elettrici. Questa decisione andrà concretamente in porto solo quando si avranno delle conclusioni effettive che saranno tratte dall’inchiesta in corso. Se, come previsto, l’indagine di novembre confermasse le accuse dell’UE, i nuovi dazi potrebbero essere applicati retroattivamente. Si partirebbe, dunque, dalla data di entrata in vigore del regolamento sulle registrazioni doganali. Si tratterebbe, quindi del giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.
Su questo delicato argomento, la Commissione Europea ha recentemente dichiarato che al momento non è in grado di stimare con precisione l’entità dei dazi che potrebbero essere applicati. Inoltre, si ritiene che per il momento, non sia opportuno fornire una stima relativa all’importo di tali possibili dazi futuri.
Come già accennato, la Commissione ha anche sottolineato che, considerando i dati e le osservazioni attuali, è necessario preparare la potenziale istituzione di misure retroattive mediante la registrazione delle importazioni. Questo processo viene istituito al fine di evitare la ripetizione di eventuali danni futuri. Nel caso in cui, al termine dell’inchiesta attuale, la Commissione dovesse concludere che l’industria dell’Unione sta subendo un pregiudizio significativo, potrebbe essere considerata l’imposizione di dazi compensativi sulle importazioni registrate come misura appropriata per prevenire danni futuri.
Quello che sta accadendo in queste ultime settimane mostra che l’Unione Europea sta attivamente monitorando e affrontando le questioni relative alle importazioni di auto elettriche dalla Cina. L’obiettivo è quello di proteggere l’industria europea da pratiche commerciali sleali e garantire condizioni di concorrenza eque sul mercato.