Dopo una fase di plateau durata un paio di anni la JEDEC Solid State Technology Association ha annunciato le specifiche finali di quelle che saranno le memorie GDDR7, le successive dunque alle attuali GDDR6X che porteranno con loro un aumento delle prestazioni impressionante grazie ad una nuova architettura ed infatti offriranno una bandwidth raddoppiata rispetto alle GDDR6, arrivando a un massimo di 192 GB/s per dispositivo.
Le GDDR7 saranno le prime DRAM a utilizzare l’interfaccia Pulse Amplitude Modulation (PAM) per operare ad alte frequenze, più precisamente, PAM3, che modula l’ampiezza dell’impulso su tre livelli per migliorare il rapporto segnale rumore.
Nuova architettura
In sostanza usando tre livelli, +1, 0 e -1, puoi trasmettere 3 bit su due cicli anziché 2 bit su due cicli, incrementando notevolmente le prestazioni dal momento che si possono gestire più dati per singolo clock.
Michael Litt, presidente del sottocomitato JEDEC GDDR ha spiegato che le nuove GDDR7 non si concentrano solo sull’aumento della larghezza di banda, bensì anche sul soddisfare tutte le altre necessità imposte dal mercato in modo da soddisfare le esigenze di tutti i mercati come ad esempio il cloud gaming.
AMD, NVIDIA, Micron, Samsung e SK hynix si sono espresse soddisfatte all’annuncio delle nuove memorie e hanno spulciato i dettagli tecnici che si scoprono essere anche meglio di quelli dichiarati alla stampa con densità di memoria supportata maggiore a quella indicata nella nota, fissando a 64 Gbit (8 GB) il massimo, sempre indirizzabili in modalità a 2 o 4 canali.
In merito invece alla velocità di gestione dei dati, sebbene l’annuncio abbia descritto la possibilità di spingersi fino a 32, 36 e 37 Gbps le specifiche si spingono addirittura fino a 48 Gbps, traguardo che probabilmente non arriverà subito al lancio delle memorie ma che si paleserà solo durante la vita stessa del prodotto, basti pensare però che le GDDR6X si fermano a 24Gbps, dunque un raddoppio netto.