L’attenzione su WhatsApp è sempre alta, data la sua ampia diffusione tra adulti e giovani. Potrebbe però sorprendere sapere che esiste un limite d’età per utilizzare l’app. Questo aspetto, insieme ad altri aggiornamenti, subirà notevoli cambiamenti a partire dall’11 aprile.
WhatsApp ha infatti annunciato sul proprio blog un aggiornamento importante riguardo all’età minima per utilizzare l’applicazione. Attualmente, l’età minima è di 16 anni, ma a partire dall’11 aprile verrà abbassata a 13 anni. Ciò significa che chi ha compiuto questa età potrà creare un profilo sulla famosa app di messagistica. Tale modifica è stata apportata in risposta ai nuovi requisiti dell’Unione Europea e alle leggi sulla protezione dei minori e sulla privacy. Meta, proprietaria dell’applicazione, ha assicurato che la crittografia end-to-end continuerà a proteggere i messaggi e le chiamate, mantenendo la sicurezza e la privacy degli utenti.
L’interoperabilità “colpisce” anche WhatsApp a causa delle norme Europee
Oltre al cambio di limiti d’età, WhatsApp si prepara anche ad affrontare l’interoperabilità, come richiesto dalla legislazione europea. Questo concetto implica la possibilità di inviare e ricevere messaggi tra essa e altre app di messaggistica, come Messenger di Facebook. Il Digital Markets Act (DMA), entrato in vigore il 7 marzo, impone alle grandi aziende tecnologiche, come Meta, di consentire l’accesso alle proprie piattaforme a terze parti.
L’apertura di WhatsApp a terze parti solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei dati. Gli esperti di Meta assicurano tranquillità puntando sull’uso del protocollo di crittografia end-to-end di Signal, che dovrebbe garantire un alto livello di sicurezza e privacy dei dati. Il team sta anche lavorando per assicurarsi che le app di terze parti che desiderano comunicare le proprie piattaforme utilizzino lo stesso protocollo o garantiscano standard di sicurezza equivalenti.
WhatsApp si prepara quindi a modificare i limiti d’età e ad aprire le porte all’interoperabilità con altre app di messaggistica, ma resta da vedere come questi cambiamenti influenzeranno l’esperienza degli utenti e la sicurezza dei loro dati. Con la crittografia end-to-end in atto, l’app continua ad impegnarsi per garantire la privacy e la sicurezza durante l’interazione online.