Sono diverse le gravi carenze nella protezione dei dati personali di numerosi utenti del settore energetico che hanno portato a promozioni fittizie. Il Garante della Privacy ha quindi sanzionato Enel Energia per non aver adottato le misure necessarie per impedire accessi abusivi ai propri dati. Vulnerabilità che hanno quindi portato ad attività spietate di telemarketing da parte di truffatori.
L’indagine da parte del Garante della Privacy è stata eseguita dopo un’operazione della Guardia di Finanza che già precedentemente ha sanzionato quattro società. Sanzione di 1,8 milioni di euro, dovuta appunto a causa di scopi illeciti. Durante le indagini, sembrerebbe che il Garante
abbia scoperto che da queste società, che non farebbero parte della sua rete di vendita ufficiale, Enel abbia acquisito più di 900 contratti.Con le successive ispezioni verso Enel Energia, il Garante ha inoltre trovato gravi falle nei sistemi e i database che gestivano i dati della clientela, che hanno permesso accessi abusivi dei dati contenuti sui propri consumatori. Per anni, chiunque è riuscito ad ottenere questi dati ha potuto portare avanti campagne di telemarketing fittizie e quindi promozioni truffa. Sono infatti più di 9000 i contratti attivati illegalmente tramite chiamate telefoniche ingannevoli e che non hanno portato a dei reali guadagni.
Lo scopo di questa sanzione è principalmente quello di sensibilizzare sulla protezione della privacy degli utenti. Non solo per punire attività illecite relative a centralini truffa. Ma anche per spingere le aziende a rafforzare le politiche e le misure di sicurezza dei dati della propria clientela e i propri consumatori.