Il mondo sta cambiando fortunatamente e sotto determinati aspetti si vedono già le differenze. Stanno a quanto riportato ultimamente, le auto intestate alle donne sarebbero aumentate in maniera netta. Durante il Pink Motor Day, il famoso evento che si tiene annualmente dedicato proprio al rapporto tra le donne e il mondo delle automobili, è stata riferita la nuova statistica in merito ai dati riguardanti il 2023.
Cristiana Petrucci di UNRAE ha rivelato che ad oggi il parco auto Italiano è intestato alle donne per un totale del 40%, un dato davvero molto importante. Il tutto assume ancora più importanza considerando che la popolazione maggiorenne di sesso femminile equivale al 52%. Ci sarebbe dunque una leggera flessione che potrebbe provenire da una ragione ben precisa almeno secondo quelle che sono le statistiche:
La leggera flessione negli acquisti di auto nuove da parte delle donne, potrebbe riflettere il difficile contesto economico generale, di cui la componente femminile ha risentito maggiormente
L’auto è sempre più donna: ecco quali tipologie predilige il “gentil sesso”
Asserito che le donne intestatarie di un’auto in Italia sono sempre di più, sovviene una domanda: quali modelli predilige il sesso femminile? La scelta spesso va a ricadere su auto berline dei segmenti A e B, con circa l’82% dei casi. Non sono da meno i SUV appartenenti ai segmenti B e C che rappresentano rispettivamente il 32% e il 10,6%.
Il tipo di alimentazione più diffuso e preferito è quello a benzina, con una percentuale pari al 38,3% ma non sono da meno il gpl così come i modelli ibridi ed elettrici che hanno registrato una buona crescita negli ultimi tempi. Rispetto agli uomini c’è una differenza di spesa media, con le donne che spendono 24.500 € mediamente per l’acquisto di un’auto, mentre gli uomini spendono mediamente 31.100 €.
La donna inoltre preferisce molto più spesso un’auto usata, con solo il 38,4% delle nuove immatricolazioni che nasce con un finanziamento. Gli automobilisti invece propende per il prestito nel 61,6% dei casi studiati in Italia.