La disputa legale tra Elon Musk e OpenAI continua con la società di Sam Altman che ha recentemente depositato in tribunale le proprie risposte alle accuse mosse dal CEO di SpaceX e Tesla la scorsa settimana. In esse, Musk ha affermato che OpenAI ha violato il suo status di organizzazione no-profit e un accordo costitutivo che prevedeva che l’organizzazione non avrebbe mai operato a scopo di lucro rendendo la sua IA pubblicamente accessibile (open source).
Seguendo la risposta delle controparti di OpenAI, le affermazioni di Musk sono basate su premesse incoerenti e fattuali. La società ha respinto categoricamente l’esistenza di un accordo costitutivo con l’imprenditore, sottolineando che non ci sono documenti che lo sostengano. OpenAI ha anche accusato Musk di aver abbandonato il progetto quando le sue idee non venivano seguite. Ora il suo intento sarebbe quello di cercare di rivendicare il successo ottenuto dall’organizzazione senza di lui. Per l’azienda il CEO Tesla finge l’interesse per l’umanità, quando in realtà quest’ultimo verte sostanzialmente solo sui suoi interessi commerciali personali.
La dichiarazione di OpenAI contro Musk e le implicazioni sull’intelligenza artificiale
La dichiarazione di OpenAI mette totalmente in dubbio le motivazioni di Musk, suggerendo che il suo coinvolgimento nella causa è motivato più dal desiderio di trarre vantaggio dai progressi tecnologici raggiunti dall’organizzazione piuttosto che da una reale e genuina preoccupazione per il bene dell’umanità. La disputa legale tra i due va a sollevare importanti questioni riguardanti il controllo dell’intelligenza artificiale e l’etica della sua distribuzione globale.
Se da un lato Musk ha espresso preoccupazioni sul potenziale pericolo dell’IA non controllata, le sue azioni sono alquanto incoerenti, almeno secondo gli esperti, dando in qualche modo ragione alla società di Altman. Chi avrà ragione? Una cosa è certa e cioè che la a risoluzione di questa controversia potrebbe avere importanti implicazioni per il futuro dello sviluppo e dell’utilizzo dell’IA e che pochi, quando si parla di potere e di profitto, tengono in conto davvero azioni a beneficio (gratuito) dell’umanità.