Al giorno d’oggi i social media sono diventati una piattaforma pressoché onnipresente nella vita di tutti noi, a tal punto che chiunque dotato di uno smartphone anche in modo indiretto finisce con il ritrovarcisi a contatto, tantissime piattaforme esterne ormai infatti anche solo per inerzia usano i social a molteplici fini come ad esempio quello pubblicitario o per creare delle page dedicate ai propri prodotti se ad esempio si tratta di aziende.
Moltissimi social poi sono stati creati non solo per interagire con i nostri amici, bensì anche per aumentare le probabilità di incontrare la propria anima gemella, parliamo ovviamente delle piattaforme di dating, create per avvicinare le persone e per consentire di conoscere qualcuno con cui frequentarsi, l’esempio più conosciuto è ovviamente Tinder.
Le app di dating però recentemente stanno finendo sotto la luce dei riflettori poiché il loro uso sconsiderato e poco controllato, ha portato molti minori a sfruttarle e a cadere vittime di adescamenti, questo poichè le barriere di accesso non sono così attente e selettive come in realtà dovrebbero essere, dal momento che per molte di esse non c’è bisogno nemmeno di esibire nessun tipo di credenziale particolare o documento per potersi iscrivere o per essere rintracciabili in caso di comportamento inadeguato o illegale.
Minorenni adescati
A fare giurisprudenza è un recente caso verificatosi negli Stati Uniti il quale vede come sfortunata protagonista nonché vittima una dodicenne, adescata da un maggiorenne tramite la dating app Tagged, notizia riportata dal canale Fox26 Houston.
Questa è solo una delle tantissime app che consente molto liberamente di accedere senza nessun tipo di controllo per trovare il partner perfetto, ovviamente è tutto direttamente connesso all’uso che se ne fa, non è l’app in se il problema, ciò non toglie però che aggiungere dei sistemi di controllo per aumentare la sicurezza sia forse un passo obbligato quantomeno per scoraggiare coloro che hanno brutte attenzioni.