Le accuse mosse dalla Commissione contro AliExpress riguardano una serie di presunte violazioni del DSA. Tra queste vi sono questioni cruciali come la gestione dei rischi, la moderazione dei contenuti, il processo di gestione dei reclami interni e la trasparenza sia nella pubblicità che nei sistemi di raccomandazione. Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la rintracciabilità dei venditori e l’accesso ai dati per scopi di ricerca. Aree in cui AliExpress è stata sospettata di non rispettare gli standard richiesti.
La designazione di AliExpress come piattaforma di grandi dimensioni è avvenuta già l’anno scorso, insieme ad altri giganti del settore
come Amazon e Zalando. Questo conferma l’attenzione sempre crescente delle istituzioni europee nei confronti delle operazioni delle grandi aziende nel mercato digitale.Un altro aspetto dell’indagine riguarda l’uso di AliExpress da parte degli influencer sui social media. La piattaforma offre un programma di affiliazione che permette agli influencer di guadagnare commissioni promuovendo prodotti disponibili su AliExpress. Vi sono preoccupazioni circa la trasparenza e la sicurezza di questa pratica, con numerosi canali su piattaforme come TikTok e Instagram che promuovono prodotti di qualità discutibile, se non addirittura pericolosi.
Nonostante l’elenco completo delle presunte violazioni sia lungo, è importante sottolineare che al momento non è stata confermata alcuna violazione del DSA. L’indagine attuale costituisce piuttosto un passo preliminare verso un’indagine più approfondita, che potrebbe portare a ulteriori misure da parte dell’UE, comprese eventuali sanzioni provvisorie. Non esiste un termine definito per la conclusione di un’indagine DSA, il che significa che il processo potrebbe protrarsi nel tempo. Nel frattempo la Commissione svolge un’analisi dettagliata delle pratiche di AliExpress e delle sue possibili implicazioni sul mercato digitale europeo.