Gli assalti frontali a Apple hanno scatenato un vero e proprio terremoto nel mercato degli smartphone, il cui dominio è indiscutibile, con una stima di oltre quattro miliardi di dispositivi attualmente in circolazione a livello globale. La crescita di Samsung è un fenomeno lampante: il gigante sudcoreano ha saputo conquistare il settore dei dispositivi pieghevoli e, con i suoi modelli di punta, ha letteralmente sorpassato la concorrenza, introducendo innovative funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa, che hanno catturato l’attenzione e l’entusiasmo degli utenti dei Galaxy S24.
La corsa all’innovazione
Mentre da un lato i sudcoreani si sono affermati con decisione, dall’altro i cinesi non sono da meno, mettendo sempre più pressione agli statunitensi per rimanere all’avanguardia nell’innovazione. Xiaomi è ormai un colosso consolidato, con una presenza sempre più rilevante sul mercato globale, mentre OPPO e Vivo stanno guadagnando terreno con prodotti di alta qualità che entusiasmano sempre più gli acquirenti. Tutto ciò sta contribuendo a spingere molte aziende a valutare alternative alla produzione in Cina.
In questo contesto di intensa competizione, Apple ha deciso di compiere una mossa strategica che sta rivoluzionando il mercato degli smartphone, portando la sua produzione verso una nuova frontiera caratterizzata da forti accenti brasiliani. Negli ultimi anni, diversi fattori, tra cui il rallentamento dell’economia globale e le crescenti tensioni geopolitiche, hanno spinto numerose industrie tecnologiche a riconsiderare la loro catena di produzione, optando per spostare la produzione al di fuori della Cina, verso paesi come Vietnam, India e Taiwan.
Anche Apple ha seguito questa tendenza, cercando di diversificare la sua rete produttiva al fine di ridurre la dipendenza dalla produzione cinese e mitigare il rischio derivante dalle incertezze geopolitiche. Sebbene la Cina continui a essere responsabile della maggior parte dei dispositivi Apple, l’azienda ha diversi stabilimenti di assemblaggio in varie parti del mondo. Uno di questi è Foxconn Brazil, situato a San Paolo, dove è in corso l’assemblaggio dell’iPhone 15 da 6,1 pollici.
Diversificazione produttiva per Apple
La decisione di spostare parte della produzione in Brasile è stata motivata da diversi fattori, tra cui i prezzi elevati degli iPhone nel mercato brasiliano, a causa delle tasse elevate sulle importazioni. Questo spostamento non solo consente ad Apple di espandere la sua presenza in Brasile, ma offre anche benefici strategici, come la riduzione della dipendenza dalla produzione in Cina e l’accesso a nuovi segmenti di mercato. Inoltre, questa strategia consente ad Apple di rimanere competitiva in un mercato in continua evoluzione e di soddisfare le esigenze dei clienti locali.