Non saremo spettatori privilegiati della prossima eclissi totale di Sole: l’8 aprile prossimo, solo i residenti in Messico, Stati Uniti e Canada potranno godere dell’evento celeste. Questa circostanza offre un’opportunità imperdibile per appassionati, cittadini comuni e scienziati, poiché le eclissi totali di Sole forniscono un’occasione unica per studiare la corona solare e gli effetti dell’oscuramento solare sull’atmosfera e i venti. Mentre alcuni attendono l’evento per ammirarlo e studiarlo, altri si preparano a mitigare eventuali conseguenze negative o a compensare eventuali perdite di energia solare.
L’impatto delle eclissi totali di Sole
Riducendo la quantità di luce solare, diminuisce anche la produzione di energia solare. Durante un’eclissi, l’oscuramento varia a seconda della posizione geografica. Un’animazione della NASA illustra l’evento, che sarà eccezionale soprattutto per gli Stati Uniti, che non vedevano un’eclissi simile dal 2044. Nelle aree colpite direttamente dall’ombra della Luna, l’osservatore può godere di pochi minuti di totalità, mentre nelle zone di penombra l’eclissi sarà parziale. Indipendentemente dalla totalità o meno, l’impatto sulla rete fotovoltaica si farà sentire.
Negli Stati Uniti, il solare fornisce circa il 4% dell’energia totale, mentre l’idroelettrico e il gas costituiscono le principali fonti energetiche. Nel 2015, durante la prima eclissi di sole con una rete fotovoltaica significativa, si registrarono perdite di produzione energetica, anche se gestite efficacemente grazie a altre fonti energetiche.
Prospettive future dell’energia solare
Le previsioni attuali non prevedono problemi significativi durante l’eclissi di sole imminente. Le compagnie energetiche stanno preparando piani dettagliati per affrontare le ore di oscurità, utilizzando fonti alternative e batterie per garantire la stabilità dell’approvvigionamento energetico.
Nonostante le eclissi non rappresentino un problema rilevante per l’energia solare, l’affidabilità di quest’ultima resta un tema importante, soprattutto considerando le variabili meteorologiche. Alcuni studiosi discutono seriamente l’idea di impianti solari spaziali, al fine di garantire una produzione più costante di energia solare e ridurre la dipendenza dalla terraferma.