Il trimestre finale del 2023 è stato probabilmente il più importante di tutto lo scorso anno, come rivela l’ultimo Mobility Report di Ericsson. I dati raccolti indicano un mutamento significativo nel comportamento degli utenti e nell’evoluzione delle tecnologie di connettività. Uno degli aspetti più rilevanti di questo periodo è il calo degli abbonamenti 4G, che hanno registrato una diminuzione di 12 milioni di unità per la prima volta nella storia. Tale declino evidenzia inequivocabilmente un chiaro spostamento verso il 5G, che ha invece visto un notevole aumento con l’aggiunta di 154 milioni di nuovi piani nello stesso periodo.
La corsa del 5G verso la vittoria e la sconfitta del 4G
Il 5G guadagna terreno a gran velocità, raggiungendo ora 1,6 miliardi di utenti globali e raffigurando il 19% degli abbonamenti totali. Il 4G tenta ancora di mantenere la sua posizione con il 61% di market share, ma è chiaro che il 5G sta diventando sempre più centrale nel settore della connettività. Un’altra tendenza significativa è l’aumento delle schede SIM che arrivano quasi a 8,5 miliardi nel solo ultimo trimestre. Questo dato mostra con chiarezza l’importanza crescente della connettività mobile, con una diffusione del 105% a livello globale.
L’analisi rivela anche un aumento del 5% nel numero di abbonamenti alla banda larga mobile, giungendo all’89% di piani mobili complessivi. Un’altra indicazione del rapido avanzamento del 5G è l’esplosione di fornitori di servizi commerciali che si sono adeguati a tale tecnologia: le società hanno superato quota 290 in tutto il mondo. Più di 40 di questi fornitori hanno anche implementato reti 5G standalone (SA).
Per quanto riguarda il traffico Internet, vediamo anche qui una crescita del 6% grazie all’adozione sempre più diffusa degli smartphone di ultima generazione e al superiore utilizzo dei dati (“consumati” soprattutto per la visione di video). Le info del Mobility Report di Ericsson evidenziano un panorama chiaro. Mentre il 4G mostra segni di rallentamento, il 5G si prepara a dominare il futuro delle connessioni.