Nell’attuale panorama tecnologico, l’impasse di possedere uno smartphone lento si rivela un problema significativo, specialmente quando la navigazione web diviene un’ardua sfida. Ciò potrebbe non essere esclusivamente attribuibile alle prestazioni del dispositivo. Un recente report ha rivelato che il problema potrebbe derivare anche dal peso eccessivo dei siti web.
Il report ha evidenziato che numerose pagine web, soprattutto quelle dei social network e di piattaforme come Quora, risultano estremamente gravose da caricare, rendendole praticamente inaccessibili su smartphone datati o di fascia bassa. Analizzando i dati, si è constatato che alcuni siti richiedono fino a 21 MB di dati per una singola pagina, un carico enorme che mette a dura prova i dispositivi meno costosi.
L’analisi è stata condotta su dispositivi di fascia molto bassa, caratterizzati da SoC poco potenti, scarsa RAM e memoria eMMC. E’ paradossale osservare che questi stessi dispositivi riescono a eseguire PUBG a 40 FPS. Pertanto, è irragionevole ritenere che una pagina web possa pesare più di un videogioco e che sia necessario sostituire gli smartphone a causa dell’impossibilità di utilizzarli per la navigazione in rete.
L’analisi ha rivelato lunghi tempi di caricamento e significativa latenza durante lo scorrimento, fattori che penalizzano notevolmente l’esperienza di navigazione su internet. Il problema non riguarda solo gli smartphone, ma coinvolge anche i PC di fascia alta
. Nei test sono stati impiegati sistemi moderni e potenti dotati di chip Apple M1 Pro, M3 e M3 Max, che non presentano i problemi di latenza segnalati, ma riscontrano prolungati tempi di caricamento su tali pagine web a causa della scarsa ottimizzazione e della presenza di numerosi elementi inutili (comunemente definiti “bloat“).
Il report completo offre ulteriori dettagli sulla questione e include anche alcune citazioni di sviluppatori web che dipingono chiaramente il quadro trattato. Ad esempio, parlando di Qualcomm, il fondatore ed ex CEO di Discourse ha dichiarato: “terribili nel fare il proprio lavoro. Spero che falliscano.” Il motivo? I chip erano il 15% più lenti di quelli Apple. Un’affermazione decisa, considerando la presenza diffusa di Qualcomm nel mondo degli smartphone, ma che sottolinea quanto siano poco propensi alcuni sviluppatori a ottimizzare le proprie tecnologie.