Le recenti immagini trapelate su X sembrano indicare che Microsoft potrebbe aver valutato la possibilità di sviluppare unità SSD proprietarie per i propri data center. Sebbene al momento non sembri che l’azienda abbia piani immediati di commercializzazione degli SSD, potrebbe invece concentrarsi sul perfezionamento delle soluzioni di storage dei suoi data center, seguendo un approccio analogo a quanto già fatto in passato con le CPU.
Le immagini rivelano un drive NVMe M.2 da 1TB con prestazioni notevoli: velocità di lettura sequenziale fino a 2.400MB/s e velocità di scrittura di 1.800MB/s. Questo dispositivo, inizialmente condiviso da @yuuki_ans su X, sembra essere frutto di una collaborazione tra diverse aziende, tra cui i chip di memoria flash NAND di Toshiba, la cache RAM DDR4 di Micron e un controller di CNEX Labs, una società rinomata per il suo lavoro con i data center hyperscale.
Le SSD nei piani di Microsoft: cosa è successo?
Il SSD potrebbe essere disponibile in varianti fino a 4TB e presenta un controller CNEX Labs CNX-2670, finanziato in parte tramite un round di investimenti che ha coinvolto anche M12, il fondo di venture di Microsoft.
Il suo design modulare lascia spazio all’aggiunta di ulteriori DRAM e condensatori, indicando la possibilità di versioni con maggiore capacità. La presenza di pad di saldatura non utilizzati suggerisce la potenziale esistenza di varianti del modello Z1000 con capacità di 2TB e forse anche 4TB, le quali richiederebbero una maggiore quantità di DRAM e condensatori per garantire la protezione dei dati e prestazioni ottimali. Questo dispositivo, un prototipo ingegneristico datato 18 maggio 2020, prodotto durante il periodo di lockdown, suggerisce l’esistenza di una gamma completa di modelli di SSD che non hanno mai superato la soglia della produzione di massa.
Questo suggerisce che Microsoft potrebbe avere una strategia a lungo termine per la produzione di SSD su larga scala per i suoi data center, anche se al momento non ci sono piani concreti per introdurre tali dispositivi sul mercato consumer. L’impegno nell’investire in tecnologie di storage di nuova generazione potrebbe portare ad una serie di sviluppi significativi nel settore dei data center e quello dell’elaborazione dei dati.