L’ intelligenza artificiale è uno strumento molto utile tanto che, secondo Bill Gates, le persone potrebbero lavorare di meno rispetto ad ora poiché l’ AI consentirebbe di ottimizzare i tempi e creare un lavoro molto più semplice e con poche ore alla settimana. L’ impatto che quest’ ultima avrà sulla società sarà come l’ avvento dei telefoni cellulari s di Internet; infatti grazie all’ AI le macchine potranno creare cibo e beni senza l’ intervento umano.
A favore di Gates c’è anche il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, il quale precisa che basterebbero tre giorni lavorativi alla settimana per garantirsi un lavoro dignitoso e senza troppi impegni. Ci sono persone però che la pensano diversamente tra cui gli analisti di Goldman Sachs i quali credono che a causa dell’ AI moltissimi posti di lavoro verranno eliminati. Dimon è consapevole che la tecnologia potrebbe portare ad un utilizzo sbagliato delle risorse e a delle limitazioni per il lavoro.
AI, utile ma anche molto pericolosa
Una delle aziende che ha utilizzato l’ intelligenza artificiale per i sui scopi di ricerca è stata OpenAI che ultimamente è stata un po’ invasa da varie vicende che hanno portato delle critiche verso il loro CEO Sam Altman; questa società ha scoperto delle novità molto importanti riguardo all’ AI integrandole completamente nel progetto Q*. L’ AI è in grado di replicare l’ intelligenza umana. Questa è una grande scoperta che ha fatto riflettere moltissimo poiché porterà presto allo scomparire di tutti quei mestieri che sfruttano l’ intelletto umano per andare avanti, per cui bisognerà pensare a come utilizzare meglio questa tecnologia in modo da non coinvolgere in maniera troppo rilevante la vita quotidiana.
Presto quindi l’ intelligenza artificiale potrà essere persino più avanzata degli esseri umani e potrà per cui rimpiazzare quest’ ultimi; tutto questo non dovrà succedere perché altrimenti l’ umanità finirà per scomparire, ma se l’ uso dell’ AI sarà più consapevole e sicuro di certo potrà essere integrata all’ interno della società senza però che essa possa prevalere sul genere umano.