Anche se potresti pensare di avere pieno controllo durante il pilotaggio di un aereo, è improbabile che tu abbia mai notato un dettaglio sorprendente: (quasi) tutti gli aerei non includono una fila di posti numero 13. Questa singolare assenza solleva diverse domande sulle motivazioni dietro questa scelta apparentemente bizzarra.
Secondo quanto riportato da Travel + Leisure, le compagnie aeree evitano di assegnare il numero di fila 13 per ragioni pratiche e non si limitano solamente a questo. Ad esempio, sul Boeing 737 mancano anche le file 4, 5 e 6 per dare più spazio alle file 1, 2 e 3, che sono riservate alla prima classe. Questo schema viene seguito anche per semplificare il processo di prenotazione e ricerca dei posti, oltre a mantenere un numero uniforme di file finali come 30 o 40.
Nell’estate del 2023, Linda Jojo, portavoce della United Airlines, ha svelato un’interessante nota aziendale al Washington Post. Si è scoperto che la compagnia aerea, su alcuni dei suoi aerei, evita sia la fila 13 che la 14: il Boeing 777-200, per esempio, non presenta nessuna di queste due file, così come l’Airbus A319 che salta le file dalla 12 alla 14, e l’Airbus A320 che non include affatto la fila 13.
Anche altre compagnie aeree, come Lufthansa e Ryanair, seguono questa pratica di evitare il numero di fila 13. Ma è possibile che dietro questa scelta ci siano anche motivazioni legate alla superstizione?
Alcune compagnie aeree tendono a evitare numeri “sfortunati” in base alle diverse culture dei passeggeri. Ad esempio, le rotte che collegano l’Italia e il Brasile potrebbero saltare la riga 17, mentre in Cina è il numero 14 ad essere evitato. Anche alcuni hotel, a volte, non includono il 13° piano. Fortunatamente, c’è da dire che questa “regola” non è universale e c’è chi non se ne cura, come dimostra la presenza della fila 13 sull’Airbus A220-100 di Delta.
Dopo aver esaminato queste considerazioni pratiche e culturali, resta da chiedersi se dietro alla scelta di evitare la fila 13 vi sia anche un elemento di superstizione. Un piccolo fatto curioso, puramente superstizioso e privo di fondamento scientifico, riguarda l’incidente aereo del 1972 sulle Ande, coinvolgente un gruppo di giocatori di rugby costretti al cannibalismo: l’incidente avvenne il venerdì 13.