Le mummie, spesso associate all’antico Egitto o alle dinastie imperiali cinesi, non sono prerogativa esclusiva di queste antiche civiltà, ma sono presenti anche in Europa, con un notevole numero di reperti rinvenuti in Italia, grazie a peculiari tradizioni religiose.
Dalle mummie egiziane a quelle nostrane
In Italia, le mummie abbondano, conservate principalmente all’interno di chiese e cripte di monasteri religiosi. La loro presenza è così diffusa da far parte integrante della cultura popolare in molte città, diventando fonte di leggende e racconti folkloristici tramandati nel tempo.
Palermo spicca per il suo straordinario patrimonio di mummie, con le celebri catacombe dei Cappuccini che custodiscono oltre 8.000 reperti, risalenti a diverse epoche e appartenenti a vari ceti sociali, dall’ultimo Cinquecento agli inizi del Novecento.
Anche Napoli annovera un considerevole numero di mummie, conservate nella sacrestia di San Domenico Maggiore, mentre Roma ospita reperti di epoca romana – come la mummia della bambina conservata a Palazzo Massimo, dalla pelle scura per via del lino intriso di sostanze resinose dal quale era avvolta – e cripte medievali e rinascimentali, tra cui la famosa Cripta dei Cappuccini vicino Piazza Barberini.
La cristalizzazione di Segato
Altre mummie sono state scoperte a Ferentillo, in Umbria, e a Venzone, in Friuli, ma la maggior parte dei reperti si trova nel Sud Italia, dove la pratica dell’inumazione nelle chiese o nei sudari era più diffusa rispetto al Nord.
Queste mummie non erano trattate con le tecniche raffinate degli antichi egizi, ma subivano un processo di disidratazione naturale sottoterra o in specifiche camere chiamate colatoi, che preservavano i tessuti impedendo l’azione dei microorganismi.
Nell’Ottocento, Girolamo Segato sviluppò un metodo di trasformazione dei cadaveri, chiamato cristallizzazione, che, sebbene differente dalle tecniche egizie, potrebbe averne tratto ispirazione, apportando modifiche basate sulle osservazioni di corpi soggetti ad analisi forensi.
Una storia di cultura e religione nei secoli
Il patrimonio di mummie in Italia testimonia non solo della sua ricca storia culturale e religiosa, ma anche della continua ricerca e innovazione nel campo della conservazione dei corpi umani nel corso dei secoli.