Che ci siano cambiamenti è scontato. Adattare una storia alla TV non sempre è facile e ci sono dettagli che necessariamente devono essere modificati per poter rendere al meglio. Emblematico è ciò che è accaduto con le scene ambientate negli anni 60‘ in relazione a Ye Wenjie. Infatti, queste nella serie Netflix vengono riproposte quasi alla lettera, ma nel finale cambia. La storia qui cambia e viene inserita una scena completamente originale che nel romanzo non esiste. Questa però non è la sola differenza. Nel dettaglio, in molti sono chiesti le principali differenze per Il problema dei 3 corpi.
Le principali differenze nel passaggio dalla carta al piccolo schermo per questa serie TV sono sostanzialmente tre
.Nei romanzi, tra il primo e il secondo volume c’è stato una staffetta per il personaggio principale. Infatti, mentre nel primo romanzo il protagonista è Wang Miao, nel secondo il testimone è passato a Luo Ji, personaggio molto più dinamico e controverso rispetto a Miao che invece non aveva riscontrato abbastanza successo tra il pubblico cinese. L’adattamento TV di Netflix compie un ulteriore passo in questa direzione dividendo la storia di Wang Miao in tre personaggi distinti. Si tratta di Jack Rooney (John Bradley), Jin Cheng (Jess Hong) e Auggie Salazar (Eiza González).
La seconda differenza, invece, riguarda l’ambientazione della narrazione. Infatti, mentre il romanzo si basa sulla narrazione di personaggi provenienti tutti dalla Cina nella serie TV Netflix i protagonisti provengono da diverse parti del mondo.
Infine, la terza differenza sostanziale riguarda il nome con cui vengono chiamati li alieni invasori. Nel romanzo questi vengono definiti “Trisolarian” perché il sistema stellare da cui provengono ha tre soli. Nell’adattamento Netflix invece il loro nome cambia in “San–Ti”. Questo termine cinese significa “persona a tre corpi” ed è un chiaro riferimento all’adattamento anime di “The Dark Forest”, ovvero il secondo libro della saga.