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Intel: una fabbrica in Germania costruita su un cimitero di 6.000 anni?

Durante la pianificazione per la costruzione di una nuova fabbrica per la produzione dei chip Intel, i lavoratori hanno scoperto qualcosa di bizzarro e al contempo straordinario. Gli scavi hanno riportato alla luce del sole due tombe preistoriche, risalenti secondo gli esperti a ben 6.000 anni orsono.

Queste tombe, a quanto pare, sono state realizzate in legno e il loro ritrovamento potrebbe apportare ad un cambiamento nella storia antica dell’umanità. In esse hanno scoperto resti sia di animali che di umani, risalenti al popolo passato di Baalberg, del periodo della Cultura della Anfora Globulare (3300-2800 a.C.). Le camere funerarie, lunghe 20 e 30 metri e distanti 200 metri l’una dall’altra, mostrano quali fossero le pratiche per il rispetto dei morti così tanto tempo fa.

Tra le scoperte, vi è anche una una “tomba di carro“, trattasi di una sepoltura neolitica che raffigura una persona sepolta davanti a un carro con degli animali che lo trainavano. Si può pensare che questi ritrovamenti archeologici siano stati una scoperta per la Intel, tuttavia pare che non sia così. L’area scelta, infatti, presenta spesso segni del passato dell’attività umana. Non è la prima volta che durante la costruzione di palazzi gli addetti trovino tombe o altri resti dell’antichità.

Il progetto Intel per la costruzione della fabbrica

La Intel cosa farà? Fermerà il progetto? No. Mentre noi guardiamo alla storia e alla sua magnificenza, la Intel prosegue a vele spiegate annunciando che ciò non cambierà in alcun modo i piani per il futuro. La fabbrica sarà ugualmente inaugurata in Germania nel 2027 e probabilmente sarà anche il più grande stabilimento produttore di chip in Europa. Probabilmente le scoperte, però, porteranno ad alcuni ritardi per la conservazione delle tombe.

Su questo dettaglio, la Intel non ha espresso pareri e non ha descritto come intende affrontare l’accaduto o le sue implicazioni. Per quanto il progetto possa effettivamente proseguire, deve comunque fare i conti con la storia e la cultura del luogo in cui vuole realizzare la propria struttura.

La scoperta archeologica può essere considerata un esempio di come a volte passato e modernità si vadano a scontrare e di come ci sia bisogno di trovare dei compromessi per permetterne la loro coesistenza. Starà ora alla Intel organizzarsi per continuare con l’allargarsi del suo futuro senza abbattere (letteralmente) parte della storia.

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Pubblicato da
Rossella Vitale