Registrato anche un indice IMCEI positivo. Questo prende in considerazione i consumi delle imprese che vengono definite “energivore”. Il mese scorso, l’indice ha registrato una crescita del 3,5% rispetto al mese di febbraio nel 2023. Insieme al codice IMCEI troviamo anche quello IMSER (Indice Mensile dei Servizi).
Quest’ultimo consente di monitorare all’incirca l’80% del settore dei servizi, come bar, alberghi, commercio, istruzione, trasporto ed altro. L’indice IMSER si basa sui dati che vengono forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione e dato che c’è bisogno di tempo per ricevere queste informazioni Terna ha annunciato che l’indice presenta un ritardo di circa due mesi rispetto al IMCEI.
Il rapporto segna anche importanti informazioni riguardo la domanda di energia elettrica italiana. Infatti, secondo quanto riportato, la domanda nel febbraio 2024 è stata soddisfatta per il 75,8% dalla produzione nazionale. Mentre la quota restante, pari al 24,2%, è stata coperta dal saldo dell’energia che viene scambiata con i paesi esteri.
Al netto, il valore della produzione nazionale, sempre per lo scorso mese, è pari a 19,3 miliardi di kWh. Ma cosa sappiamo riguardo le energie rinnovabili? Quest’ultime, il mese scorso, hanno coperto circa il 32,7% della domanda energetica. Questo valore risulta aumentato del 5,9% rispetto allo stesso mese nel 2023. Nello specifico, la fonte idrica ha registrato +70,4%, quella eolica +26,4%, mentre quella geotermica +4,3%. Per quanto riguarda la fonte termica, invece, è stato registrato un calo. Questo può essere stato determinato dalla crescita di rinnovabili ed import. Nello specifico si parla di un -17,5% rispetto a febbraio 2023. La produzione a carbone invece crolla, registrando un -75%. La fonte fotovoltaica resta stabile, registrando solo un -0,4%.
È possibile, quindi, affermare che in Italia la crescita della capacità di produzione delle energie rinnovabili è aumentata nel febbraio 2024 di 1.330 MW.