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MediaTek Dimensity 9400: primi dettagli sul chip che vuole battere Snapdragon

Recentemente sono trapelate su Weibo alcuni indiscrezioni in merito al futuro SoC  di casa MediaTek, Stiamo parlando del Dimensity 9400, Una CPU che costituirà la flagship dell’azienda e che addirittura dovrebbe sfidare il monopolio conquistato dagli Snapdragon di Qualcomm, Secondo le prime indiscrezioni infatti questa CPU monterà al suo interno una struttura basata su processori Cortex-X5, Cortex-X4 e Cortex-A7.

 

Il rivale di Snapdragon

Secondo l’indiscrezione questo nuovo SoC vanterà al suo interno una struttura composta da cinque core X5, tre core X4 e quattro core A7xx che gli consentiranno di rivaleggiare con il prossimo top di gamma della famiglia Snapdragon ovvero l’8 Gen4.

Altri dettagli trapelati online ci fanno sapere che il nuovo processore sarà basato su un processo produttivo a 3 nm, più efficiente dunque di quello a 4 nm e che in alcuni test di benchmark gli hanno permesso di ottenere un punteggio di 2776 nel test single-core e un punteggio di 11.739 nel test multicore

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Ovviamente l’obiettivo dell’azienda è quella di offrire un chip in grado di competere nel mondo dell’intelligenza artificiale al pari di quelli offerti dall’azienda rivale, un esempio che dimostra questa volontà e l’ottimizzazione dei due fratellini minori di questa CPU proprio per ottimizzare il funzionamento di Gemini Nano.

Dunque si tratta dell’ennesima gara verso l’innovazione che in questo caso assume la forma e il nome dell’intelligenza artificiale che per forza di cose dovrà necessariamente girare on board su tutti i device che vanteranno di avere al loro interno componenti top di gamma, per questo processore però ha fatto sapere l’azienda dovremmo attendere almeno ottobre di quest’anno per poterlo vedere e toccare con mano.

Non rimane dunque che attendere questo 2024 per vedere se Qualcomm avrà davvero davanti a sé la vera minaccia al suo monopolio che ormai dura da tantissimo tempo e mai prima d’ora aveva visto una reale azienda competere.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve