Il mondo è abituato agli annunci sorprendenti di Elon Musk, e l’ultimo riguardante X non fa di certo eccezione. Il visionario fondatore di Neuralink ha fatto sapere che la sua azienda sta lavorando su un nuovo prodotto, il Blindsight, capace di restituire la vista alle scimmie non vedenti.
Blindsight, il nuovo progetto di Neuralink
Blindsight è il nuovo gioiello tecnologico sviluppato dalla stessa Neuralink che ha già dato vita a Telepathy, l’impianto cerebrale che consente a persone con gravi disabilità motorie di compiere le normali azioni quotidiane. Ricordiamo il recente caso di un paziente paralizzato dalle spalle in giù che è riuscito a giocare a scacchi al computer grazie proprio a Neuralink.
Secondo Musk, Blindsight avrebbe il potenziale per ripristinare la vista in soggetti ciechi, compresi coloro che sono nati privi di questo senso. I primi studi condotti su scimmie hanno già fornito risultati incoraggianti, come riportato dallo stesso Musk.
Nelle prime versioni, Blindsight potrebbe presentare una risoluzione visiva piuttosto bassa, paragonabile alle grafiche dei primi giochi Nintendo. Ma Musk non si abbatte e prospetta un futuro in cui le capacità visive offerte da Blindsight potrebbero superare persino quelle di una persona, indicando così la volontà di Neuralink di superare i limiti delle capacità umane, non solo nelle applicazioni cliniche.
Per il momento non esistono dimostrazioni pubbliche di ciò che Musk ha annunciato, né sono stati pubblicati documenti scientifici ufficiali a riguardo. È indubbiamente un campo rivoluzionario, mai esplorato con tale profondità prima d’ora.
Una speranza per i non vedenti
Resta ancora da chiarire il funzionamento concettuale di Blindsight, ipotizzando che possa rappresentare una sorta di bypass tra occhio, nervo ottico e cervello. Anche i dettagli su quali tipi di pazienti potrebbero beneficiare di questo dispositivo dovranno ancora emergere dall’azienda.
In attesa di ulteriori informazioni da parte di Neuralink, è indubbio che l’annuncio di Musk rappresenta un’importante svolta (o almeno lascia una grande speranza) nel campo della riabilitazione visiva e delle interfacce uomo-macchina.