Il 16 febbraio e il 21 marzo le prime due anteprime per gli sviluppatori (DP1 e DP2) di Android 15 sono state rilasciate. Alcuni utenti hanno potuto ottenere un’anticipazione delle nuove funzionalità e scoprire le modifiche in arrivo con questo aggiornamento del sistema.
Tra le novità si parla di un possibile cambiamento per il sistema di supporto delle app. Fino al sistema 14, le applicazioni erano compatibili con dispositivi che eseguivano almeno Android 6.0, ma ora non è più così. Con l’arrivo di Android 15 questa compatibilità potrebbe non valere più.
Android 15 potrebbe limitare l’installazione alle app progettate per Android Marshmallow (6.0), con la conseguenza che non tutti gli utenti potrebbero non essere in grado di ottenere determinate applicazioni sviluppate per versioni più datate del sistema operativo. Ma perché questa modifica? Il motivo potrebbe risiedere nell’evoluzione delle funzioni di sicurezza e privacy presenti nelle ultime versioni del sistema operativo. I “modelli” precedenti di Android potrebbero infatti non essere in grado di supportare app che richiedono determinate funzionalità di sicurezza o che non soddisfano gli standard
Gli sviluppatori delle applicazioni ora dovranno aggiornare le proprie creazioni per renderle compatibili con Android. Potrebbero anche dover cambiare le proprie regolamentazioni e dover adottare una politica molto più attenta alla sicurezza e alla privacy per permettere il loro funzionamento sul sistema. Gli utenti, d’altra parte, avranno a disposizione una maggiore sicurezza e una protezione dei dati più attenta. Di negativo c’è che questa miglioria potrebbe anche comportare, soprattutto inizialmente, una riduzione delle opzioni disponibili per l’installazione su dispositivi più vecchiotti.
Android 15 conterrà diversi aggiornamenti, funzionalità e migliorie in diversi campi, compreso quello della sicurezza e della privacy. Anche se è raro che si possegga ancora uno smartphone con un sistema datato, i cambiamenti sulle app potrebbero comportare alcune limitazioni per coloro che utilizzano smartphone oppure tablet di vecchie generazioni. Dobbiamo ora soltanto attendere il lancio ufficiale per capire quanto effettivamente cambierà il nostro modo di utilizzare i device.