Questo intricato arcano affonda le sue origini nelle leggi del moto di Newton e nella legge della gravitazione universale. Come sappiamo, queste sono le fondamenta della fisica classica e forniscono un punto strategico per moltissimi fenomeni. Tra questi troviamo il movimento dei pianeti intorno a una stella, definito dagli scienziati il problema dei due corpi. Attraverso la loro risoluzione è possibile prevedere l’evoluzione del sistema partendo dalle condizioni iniziali.
Può sembrare un’aggiunta “da poco”, ma l’arrivo di un terzo corpo complica la situazione al punto da rendere impossibile trovare una soluzione all’enigma. Trovare un modo per prevedere il comportamento di tre oggetti, tutti sotto l’influenza reciproca delle forze di moto, sembra un obiettivo inattuabile.
Nel tempo è stato possibile risolvere casi specifici, eppure ancora non è stato possibile procedere con il problema dei tre corpi in termini generali. Nonostante tale impossibilità, l’enigma rappresenta un caposaldo per il settore matematico e quello della fisica teorica, soprattutto perché la questione è stata posta in termini di stabilità del sistema Terra–Luna–Sole e in generale dell’intero Sistema Solare. Questa assonanza ha incoraggiato la formazione di nuovi strumenti come la teoria delle perturbazioni. E c’è di più. Grazie a questo processo è stato possibile prevedere l’esistenza degli asteroidi troiani nell’orbita del pianeta Giove, con l’intervento di Joseph–Louis Lagrange.
Il famigerato problema dei tre corpi riguarda anche la meccanica quantistica. In particolare, riguardo la teoria della relatività generale vicino ai buchi neri e nell’atomo di elio. Le continue scoperte e le sfide scientifiche continuano a ruotare intorno a questo “problema” che nel corso degli anni continua a portare a scenari per la comprensione dei misteri dell’universo.