Prima ancora che le Americhe fossero scoperte, il cacao non faceva parte della tradizione pasquale di noi europei, che celebravamo le festività con dolci tradizionali appartenenti alle nostre terre. Dopo che l’uomo venne a conoscenza di questa bacca che produceva il nettare divino che conosciamo oggi, le tradizioni vennero stravolte e nacquero nuove ricette ricche di cioccolato e nuovi simboli per la Pasqua.
Tra le prelibatezze più iconiche della Pasqua diffuse all’interno delle corti europee dalla metà del Seicento, cominciarono a spuntare ovetti e coniglietti di cioccolato che con il tempo gli chef arricchirono aggiungendo al loro interno regali e sorprese.
Perché i cuochi scelsero proprio i coniglietti e le uova per celebrare una festa come la Pasqua? Cosa hanno di sacro? Di certo non fanno pensare alla sofferenza o alla resurrezione di Cristo. Le ragioni hanno radici in un intreccio fatto di simbolismo storico ed europeo che arriva fino alle religioni pagane precedenti all’evangelizzazione romana.
L’uovo di cioccolato
divenne un simbolo cristiano, insieme anche al pesce di cioccolato che forse qualche volta vi sarà capitato di vedere. Rappresenta la vita, la rinascita e richiama la resurrezione di Cristo e la sua vittoria contro la morte. Il coniglio pasquale invece proviene da un’antica dea germanica della primavera e della prosperità conosciuta allora come Eostre. Le storie raccontano che il suo aiutante e compagno di avventure fosse una lepre. Questo essere non era un semplice animale, ma possedeva il talento di produrre le uova, che nascondeva poi nei campi per la gioia dei più piccoli. La lepre divenne poi una statuetta di cioccolato, ora presente sulle nostre tavole per ricordarci le antiche leggende.I cuochi scelsero quindi questi simboli proprio per non far dimenticare quali fossero le tradizioni passate, affinando l’arte del cioccolato e riempiendoli di ninnoli e sorprese. La Pasqua, anche italiana, è quindi diventata un mix di storie provenienti dal mondo intero, unendo paganesimo e cristianesimo e celebrando le fave di cacao delle terre lontane.