Il panpsichismo si sviluppa nel XVI secolo grazie al filosofo italiano Francesco Patrizi. Si tratta di un antico concetto filosofico secondo cui ogni oggetto ha una sua coscienza e sta ritornando in auge, scopriamo il perché.
Il Sole e la sua coscienza
Nel 2004 Giulio Tononi, neuroscienziato e psichiatra, avanzò la Teoria dell’informazione integrata della coscienza, suggerendo che la coscienza fosse presente ovunque e in qualunque cosa. Questo concetto ha ispirato una nuova ondata di interesse per il panpsichismo, culminando nel 2014 con le riflessioni di Christof Koch, rinomato neuroscienziato, il quale sostenne la possibilità che anche aggregati di materia elementare, come succedeva con i grumi di materia che formano poi gli esseri viventi, potessero manifestare forme di coscienza avanzate.
Queste idee si svilupparono talmente che nel 2021, il biologo Rupert Sheldrake, sollevò la possibilità che persino il Sole potesse possedere una sua coscienza. Un’idea affascinante ma, ahimè, del tutto priva di prove scientifiche a suo sostegno.
Sheldrake suggerisce come non sia necessario che la coscienza sia confinata nei limiti del cervello. Potrebbe, per esempio, essere veicolata attraverso campi elettromagnetici presenti anche negli oggetti celesti come il Sole. Come già detto, non esiste tuttavia alcuna prova di queste teorie. Inoltre, Sheldrake non è nuovo a strane idee che lo rendono non troppo affidabile.
Se tutto fosse volontario
Anche senza fondamento scientifico, l’idea che il Sole possa essere cosciente porta con se’ una certa dose di fascino. Sheldrake si spinge oltre e suggerisce, se tale ipotesi fosse vera, potrebbe essere proprio il Sole ad influenzare per sua spontanea volontà gli eventi nello spazio circostante, Terra compresa. Le conseguenze di tali “decisioni” avrebbero un peso enorme per la via e la tecnologia umana, che come sappiamo può essere gravemente intaccata dalle attività solari.
Le speculazioni audaci come quelle di Sheldrake aprono la porta a nuove domande e riflessioni, ma senza il sostegno dell’evidenza empirica, rimangono ben al di là dei confini della scienza accettata e accettabile.