Pyongyang, la capitale della Corea del Nord, ha di recente restaurato lo storico zoo della città, divenuto presto molto famoso grazie ad una particolare attrazione. Si chiama Azalea, ed è una scimmia scimpanzè di diciannove anni con la brutta abitudine di fumare sigarette. Conosciuta anche come Dallae, nome che in coreano evoca i delicati fiori di azalea, questa scimmia è ormai il simbolo dello zoo e una star per i visitatori e i media che vengono a trovarla.
Azalea, scimmia fumatrice
La sua abitudine di accendere e fumare sigarette da sola, consumandone fino a un pacchetto al giorno, è diventata immediatamente l’attrazione principale dello zoo di Pyongyang, riaperto al pubblico a luglio dopo un’importante ristrutturazione. L’attitudine al fumo della scimmietta può far storcere il naso a molti di noi, ma a Pyongyang Azalea è trattata come una famosa star, e intrattiene i visitatori con le sue esibizioni che, oltre al fumo, integrano anche semplici danze e gesti di ringraziamento.
Lo zoo di Pyongyang fa parte di un ampio progetto di modernizzazione voluto dal leader nordcoreano Kim Jong Un. Oltre alle tradizionali attrazioni zoologiche, la struttura offre uno spazio dedicato alla storia naturale dotato delle più avanzate tecnologie disponibili.
Tra le attrazioni più interessanti per i visitatori stranieri c’è il padiglione dei cani, che ospita razze provenienti da tutto il mondo, dalle razze da pastore tedesche ai più piccoli Shih Tsu. Ma le sorprese dello zoo non finiscono qui: spettacoli con animali addestrati a eseguire numeri sorprendenti, come cani che risolvono problemi matematici e colombe addestrate, aggiungono un tocco di spettacolarità all’esperienza dello zoo.
Uno zoo per dimenticare la dittatura
L’inaugurazione dello zoo risale al 1959, su desiderio di Kim Il Sung, il primo leader della nazione e nonno dell’attuale dirigente. Questo spazio ludico e culturale all’interno della capitale nordcoreana continua a evolversi, rimanendo una delle principali attrazioni della città e una testimonianza della cultura del paese, piccolo lampo di gioia in una delle dittature più feroci del pianeta.