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WSE-3 il più grande microprocessore mai creato

Negli ultimi anni, il mondo dell’informatica ha attraversato un periodo di cambiamenti rivoluzionari, spaziando dalle ambizioni dell’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) al progresso dei supercomputer capaci di emulare la complessità del cervello umano. Tuttavia, una svolta epocale si è manifestata con l’introduzione del nuovo chip Wafer Scale Engine 3 (WSE-3) di Cerebras, che sta rivoluzionando radicalmente il panorama tecnologico.

Questo chip rappresenta un vero e proprio capolavoro ingegneristico, segnando un traguardo senza precedenti nel suo campo. Dotato di ben 4 trilioni di transistor, il WSE-3 si distingue per le sue dimensioni imponenti, con una scheda di 21,15 per 21,5 centimetri, mantenendo comunque le proporzioni del suo predecessore mentre raddoppia la potenza, in conformità con la legge di Moore.

Il cuore pulsante di questa tecnologia rivoluzionaria è costituito da 900.000 core dedicati all’intelligenza artificiale, conferendo al WSE-3 non solo una dimensione mastodontica ma anche una capacità di calcolo straordinaria. Tale avanzamento significativo nella potenza computazionale apre nuove frontiere nell’ambito dell’addestramento e dell’implementazione dei sistemi di intelligenza artificiale, posizionando il WSE-3 in una posizione di netto vantaggio rispetto ai suoi rivali, come l’H200 di Nvidia

, che conta solamente su 80 miliardi di transistor.

Che ruolo svolgerà il WSE-3?

Il WSE-3 si prefigura come una componente cruciale all’interno dell’imponente progetto del supercomputer Condor Galaxy 3, attualmente in fase avanzata di costruzione nella città di Dallas, in Texas. Questo gigante computazionale, che si configura attraverso l’assemblaggio di 64 blocchi dedicati al sistema di intelligenza artificiale Cerebras CS-3, ognuno dei quali sarà alimentato proprio dal WSE-3, promette di raggiungere un’incredibile potenza di calcolo pari a un esaflop.

Oltre alle prospettive teoriche, è intrigante considerare le potenzialità pratiche di questo nuovo supercomputer, il quale potrebbe facilmente gestire sistemi di intelligenza artificiale dotati di un numero impressionante di parametri, fino a 24 trilioni, aprendo scenari fino a poco tempo fa inimmaginabili in diversi campi disciplinari come la medicina personalizzata, la ricerca scientifica, la simulazione ambientale e molteplici altri settori ancora inesplorati.

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Pubblicato da
Serena Stefani