Il nuovo digitale terrestre, denominato Multiplex, abbreviato Mux, prevede il passaggio al citato DVB-T2. Al momento siamo ancora nell’era del DVB–T1 che ha assistito ad un cambiamento significativo con una nuova numerazione dei canali. La differenza per la tecnologia T2 riguarda un uso più equilibrato delle frequenze rispetto alla tecnologia attualmente in uso. E non è tutto. All’interno dello stesso Multiplex potrebbero arrivare anche una serie di canali e contenuti aggiuntivi.
I cambiamenti annunciati per il nuovo digitale terrestre sembrano evidenziare uno scenario parecchio diverso. Una premessa simile ha portato molti utenti a chiedersi se ciò comporterà di dover cambiare le proprie TV. E nel caso, di quali modelli dovranno essere sostituiti? In generale è possibile affermare che più un dispositivo è datato
più sono alte le probabilità che questo non sia compatibile con il nuovo sistema televisivo.Inoltre, c’è un ulteriore metodo che ci permette di comprendere con maggiore sicurezza se i nostri dispositivi sono destinati ad essere sostituiti. Basta recarsi nel menù principale dal software della propria TV e cliccare sulla voce “Sintonizzatore digitale”. Se viene mostrata la scritta DVB–T2 HEVC/H265 si avrà la conferma della piena compatibilità. Viceversa, in caso di assenza della dicitura.
Se il dispositivo risulta non compatibile con il proprio digitale terrestre ci sono due possibilità da seguire per gli utenti interessati. Quest’ultimi possono comprare un nuovo apparecchio che soddisfa i requisiti, o comprare un decoder per digitale terrestre DVB-T2. Esiste però anche una terza opzione: comprare la Fire Stick TV di Amazon per sfruttarla come decoder per la fruizione dei canali.
Considerando una recente statistica, sembra che le TV con compatibili in Italia siano circa la metà. Si tratta di 14 milioni di apparecchi. Un numero decisamente ampio che metterà in difficoltà diversi nuclei familiari.