Tra gli eventi recenti di allunaggio, uno dei protagonisti indiscussi è lo Smart Lander for Investigating Moon (SLIM), il lander giapponese che ha suscitato l’attenzione globale dopo un atterraggio non proprio privo di intoppi sul nostro satellite naturale. L’agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha confermato che lo SLIM si è posato con un angolo sbagliato, bloccando i suoi preziosi pannelli solari.
SLIM e la notte lunare
Martedì scorso, la JAXA ha annunciato i piani per riattivare il lander, che è rimasto inattivo per due settimane nell’oscurità della notte lunare. L‘atterraggio disallineato ha rappresentato un duro colpo per la missione, impedendo l’accensione immediata del lander nonostante sia riuscito a funzionare per un breve periodo dopo il riallineamento della luce solare. Durante questo breve intervallo, lo SLIM ha condotto alcune osservazioni scientifiche di un cratere lunare, prima di essere spento per conservare energia durante le lunghe notti gelide.
Tuttavia, c’è speranza nel ritorno alla piena operatività. “Il team del progetto avvierà le operazioni per riattivare lo SLIM oggi stesso, poiché avremo abbastanza luce solare per caricare le celle a bordo,” hanno dichiarato i rappresentanti della JAXA.
L’incidente dello SLIM è stata una strana coincidenza, in quanto si tratta del secondo lander ad atterrare con un’inclinazione sbagliata e ad incontrare difficoltà operative sulla Luna. Anche il lander americano Odysseus, infatti, ha subito un destino simile, con ingegneri che non sono riusciti a riavviarlo nonostante le previsioni ottimistiche sull’illuminazione solare.
Nonostante le sfide, lo SLIM può essere considerato una vittoria per la JAXA. Dopo una serie di fallimenti, questo allunaggio segna un importante traguardo, ponendo il Giappone al fianco di altre nazioni – Russia, Cina, USA e India – che hanno raggiunto con successo la Luna.
Un’avventura spaziale infinita
Questo episodio sottolinea l’inarrestabile perseveranza umana nell’esplorare i confini dell’universo, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino. Mentre i ricercatori affrontano le sfide tecniche, rimane chiaro che il desiderio di scoprire e comprendere l’universo continua a guidare le nostre ambizioni spaziali.