La Cina ancora lotta con le restrizioni imposte dagli Stati Uniti per la corsa all’intelligenza artificiale. La produzione di processori 5G è diventata un problema primario se vuole continuare ad essere una tra le nazioni più influenti dal punto di vista tecnologico. Aziende come Huawei e SMIC hanno compiuto sforzi significativi, culminati nel Kirin 9010 a 5 nanometri.
Per mantenere il ritmo e accelerare ulteriormente la loro corsa verso la supremazia tecnologica, il governo cinese è consapevole della necessità di accedere a tecnologie chiave, come la fotolitografia ultravioletta estrema (EUV), fondamentale per la produzione di chip avanzati.
In questo contesto, l’Olanda riveste un ruolo cruciale. Con ASML Holding, il Paese è leader mondiale nella produzione di macchinari per la fotolitografia EUV, essenziali per lo sviluppo dei processori di nuova generazione. Le tensioni politiche tra Olanda e Cina hanno gettato però delle ombre sul commercio di queste tecnologie, minacciando di rallentare il progresso cinese.
Il governo cinese ha espresso pubblicamente la necessità che l’Olanda rispetti i patti commerciali e permetta un flusso regolare di macchinari per la litografia, sottolineando l’importanza vitale di questi strumenti per completare il loro passaggio alle tecnologie più avanzate.
Nel frattempo, nell’ambito delle novità sul fronte dei dispositivi, si profila l’arrivo sul mercato del nuovo top di gamma Huawei P70. Se inizialmente si pensava potesse basarsi sul Kirin 9000s, recenti indiscrezioni suggeriscono che potrebbe invece integrare il Kirin 9010, prodotto da SMIC con processo produttivo a 5 nanometri.
In un panorama sempre più competitivo, dove la tecnologia 5G gioca un ruolo centrale nello sviluppo economico e industriale, l’accesso a risorse chiave come la fotolitografia EUV diventa essenziale. Per sapere come si evolveranno le vicende dobbiamo attendere. Le relazioni commerciali tra Cina e Olanda potrebbero cambiare gli asset industriali del pianeta, creando connessioni che non erano state previste e aggirare le restrizioni degli Stati Uniti.