Ma qual è la caratteristica di questa nuova forma di ricarica? Lo standard attuale è quello Qi, ma Apple ha deciso di implementarla che sfrutta piccoli magneti per garantire che il posizionamento del caricabatterie sia sempre ideale. Successivamente si è passati allo standard Qi2 che si è basato sulle innovazioni di Apple. Nonostante ciò, questa tecnologia non si è diffusa granché. Infatti, diversi produttori e altri ecosistemi, come ad esempio Android, non hanno adottato il nuovo standard.
I dispositivi Apple di ultima generazione sono certificati Qi2. Inoltre, lo standard è arrivato anche sulle serie iPhone 13 e 14 con il rilascio di iOS 17.2. Con il nuovo aggiornamento Apple garantisce una velocità massima di 15W per i suoi caricatori MagSafe originali e quelli certificati
dalla stessa Apple. I dispositivi non certificati, invece, anche se compatibili con gli standard Qi o Qi2 devono accontentarsi di una velocità di 7,5W.I primi test condotti mostrano come un iPhone 12 Pro Max può raggiungere il 30% di carica da 0 in 38 minuti utilizzando un caricabatterie ufficiale Apple MagSafe. Mentre può ottenere il 30% in 33 minuti, quindi 5 minuti in meno, con caricatore Anker certificato Qi2. Lo scarto di 5 minuti presente può essere spiegato in vari modi. La prima motivazione risiede nel rilascio di energia dal caricatore che non è mai lineare. Successivamente dobbiamo considerare tutta una serie di chip e di sensori che ottimizzano la trasmissione in tempo reale, considerando diversi parametri, come la temperatura del dispositivo, le abitudini d’uso e lo stato della batteria.
Questo spiega come mai, la stessa prova condotta su un iPhone 12, con una batteria più piccola, ha presentato risultati quasi identici tra un caricatore MagSafe ed uno certificato Qi2 (con circa 20 minuti per raggiungere il 30%).