A proposito di tali SMS in molti si sono chiesti se la mossa in questione fosse legale e rispettosa della privacy degli utenti TIM. Massimiliano Dona, avvocato e Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, in un post su Instagram ha cercato di fare luce sulla questione.
Il principale dubbio riguarda il codice IMEI: l’operatore è davvero autorizzato ad intercettarlo per verificare lo stato degli smartphone dei suoi utenti? Inoltre, i messaggi sono stati inviati in modalità massiva per cogliere l’attenzione degli utenti interessati. Se questo messaggio però raggiungesse utenti poco esperti, come gli anziani, potrebbe scatenare una certa preoccupazione visto che si parla di sicurezza. Spinti da questo sentimento potrebbero dunque convincersi e recarsi in un negozio TIM per procedere all’acquisto
di un nuovo dispositivo.E non è tutto, una volta comperato un nuovo dispositivo, i suddetti utenti potrebbero procedere attivando delle offerte di cui non hanno bisogno, e addossandosi spese non necessarie.
Secondo Dona, il messaggio di TIM è sicuramente inopportuno e dunque si chiede se sia stato recapitato per sbaglio. Il dubbio è sorto considerando che gli SMS sono stati ricevuti anche da utenti che posseggono smartphone di ultima generazione e che quindi continuano a ricevere continui aggiornamenti da parte delle rispettive case produttrici.
In ogni caso, come consigliato dall’avvocato, è importante non farsi prendere dal panico. In questi casi il primo passo è quello di considerare concretamente se si ha davvero bisogno di questo cambio di smartphone. Il video si conclude con un interrogativo che riguarda la possibilità di fidarsi dei propri operatori, anche quando sono dei colossi come TIM, soprattutto in occasioni come questa.