In questi giorni stiamo vivendo un enorme passo in avanti nell’astronomia moderna. Sono state diffuse nuove immagini del buco nero al centro della nostra Via Lattea. Grazie all’Event Horizon Telescope (EHT), un raffinato strumento di osservazione cosmica composto da una rete globale di radioscopi, siamo riusciti ad osservare Sagittarius A*. L’ombra scura proiettata dall’orizzone degli eventi del buco nero si scaglia al centro di una caotica danza di materia in rapido movimento.
“Questo straordinario spettacolo di luce polarizzata ci ha permesso di sbirciare direttamente nell’anima magnetica di Sagittarius A*, svelandoci i segreti dei campi magnetici che circondano e influenzano il flusso di materia che viene risucchiata e scagliata dal buco nero”: Ha dichiarato Angelo Ricarte, membro della Harvard Black Hole Initiative e co-responsabile del progetto.
L’osservazione della luce polarizzata, un fenomeno legato alla direzione del campo magnetico, offre un nuovo sguardo sulla complessa coreografia dell’universo, fornendo indizi cruciali sulla struttura e sull’attività dei buchi neri supermassicci .
La nuova immagine di Sagittarius A* presenta notevoli somiglianze con quella ottenuta per il buco nero M87*, rivelando una sorprendente uniformità nella configurazione del campo magnetico tra questi giganti cosmici.
Mariafelicia De Laurentis, EHT Deputy Project Scientist e professore all’Università di Napoli Federico II, sottolinea l’importanza di questa scoperta. Suggerendo che i meccanismi fisici che governano l’alimentazione e l’emissione di getti relativistici potrebbero essere universali tra i buchi neri supermassicci.
Sagittarius A* siede nel cuore della nostra galassia, a una distanza di circa 27.000 anni luce dal Sistema Solare, con una massa stimata di 4 milioni di volte quella del nostro Sole. Le prossime osservazioni da parte dell’EHT promettono di offrire ulteriori dettagli su questo misterioso gigante cosmico, con la collaborazione che punta in alto e mira a realizzare il primo video ad alta definizione del materiale circostante l’orizzonte degli eventi.
Questi nuovi sviluppi aprono una finestra sulla comprensione dell’universo oscuro, consentendo agli scienziati di affinare i loro modelli teorici e le loro simulazioni, e portando l’umanità un passo più vicino alla comprensione dei misteri cosmici che circondano i buchi neri.